Il Museo Nicolis protagonista a Milano a #FORUMAutoMotive con una delle prime auto elettriche di inizio ‘900 Baker, Rauch & Lang “Double Drive Coach”


Villafranca di Verona, 15 novembre 2023 – Il Museo Nicolis si conferma partner d’eccezione a #FORUMAutoMotive 2023, il serbatoio di idee e fucina di dibattiti, punto di riferimento della filiera e di tutti gli appassionati della mobilità, promosso dal giornalista e fondatore Pierluigi Bonora.
All’Hotel Enterprise di Milano, sede dell’evento, a conferma del ruolo internazionale che riveste il museo veronese, è stato esposto uno dei pezzi più caratteristici della collezione: la Baker, Rauch & Lang “Double Drive Coach” del 1919.
Il tema di quest’edizione è stato “Per un mondo automotive più sicuro e consapevole”; gli interventi hanno toccato temi quali l’educazione stradale e il ruolo di famiglie e scuola nella formazione e nell’educazione al Codice della Strada, ma anche le tecnologie al servizio della sicurezza. Il forum ha quindi affrontato argomenti “green” presentando differenti soluzioni a confronto, per terminare con la sesta edizione del Premio Internazionale “DEKRA Road Safety Award 2023” assegnato a Bosch nella persona di Camillo Mazza, General Manager Robert Bosch GmbH Branch in Italy.
Si è parlato di mobilità elettrica, analizzando pregi e criticità di questa transizione, in parte ancora da esplorare. Il Museo Nicolis, ambasciatore della storia dell’automobile, ha esposto la sua “Baker”: una delle prime vetture elettriche della storia realizzate in piccola serie.
“Pochi immaginano che l’auto elettrica ebbe successo sia in Europa sia negli USA sul finire dell’Ottocento e nei primi anni del Novecento, basti pensare che nel 1904 un terzo dell’intero parco circolante americano viaggiava con questa innovazione” afferma Silvia Nicolis, presidente dell’omonimo museo “per noi che siamo ambasciatori del motorismo storico, è molto importante testimoniare quanto l’industria dell’automobile abbia sempre cercato di esplorare temi di grande attualità. L’Uomo, nella storia, ha sperimentato più di quanto pensiamo”.
Con una autonomia di circa 70 chilometri era anche la vettura preferita dalle donne dell’alta società, che potevano guidarla senza dipendere dallo “chauffeur”, l’autista-meccanico indispensabile per le complicate vetture a benzina d’inizio secolo.
Persino Nonna Papera, nel celebre fumetto, veniva raffigurata alla guida proprio di un’auto elettrica!
Il tema è ancora “caldo”. A #FORUMAutoMotive si è tenuta la prima la prima “Automotive Eurotribuna politica”. Dopo i saluti di Adolfo Urso Ministro delle Imprese e del Made in Italy, gli Europarlamentari hanno infatti dibattuto sulla mobilità come leva di sviluppo sostenibile, economico e occupazionale; tra questi: Paolo Borchia, Eurodeputato, coordinatore ID in commissione ITRE, Mariangela Danzì, Europarlamentare Commissione ENVI, Carlo Fidanza, Eurodeputato, Massimiliano Salini, Eurodeputato In Commissione Industria UE e Patrizia Toia, Europarlamentare gruppo S&D, Vicepresidente commissione ITRE.
È intervenuto anche Gilberto Pichetto Fratin, Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica dell’Italia.
Non sono mancati i contributi da parte della filiera automotive, come quello di Roberto Vavassori, presidente ANFIA e Chief Public Affairs Officer e membro del Board di Brembo.

Umberto Zapelloni, Responsabile inserto Mobilità il Foglio, ha moderato un interessante confronto “Green” sulla neutralità tecnologica e le relative soluzioni con opinion leader internazionali quali: Simonpaolo Buongiardino, Presidente di Federmotorizzazione, Fabrizio Cardilli, Hydrogen Project Development Director SAPIO, Gianni Murano, Presidente di UNEM, Enrique Enrich, Presidente e AD di Scania Italia, Fabio Pressi, Presidente e AD di A2A E-Mobility, Marco Saltalamacchia, Presidente del Gruppo Koelliker.
Questa edizione di #FORUMAutoMotive si è conclusa con successo e, in attesa del prossimo appuntamento, per chi volesse trascorrere alcune ore immerso nella storia dell’automobile e nella sua bellezza, il Museo Nicolis è aperto al pubblico dal martedì alla domenica (10-18 orario continuato) e attivo ogni giorno su tutti i social.
BAKER, RAUCH & LANG “DOUBLE DRIVE COACH”, 1919
La propulsione elettrica ebbe un certo successo, sia in Europa (il primo a superare i 100 km/h fu il belga Camille Jenatzy nel 1899 sul suo siluro “Jamais Contente” a propulsione elettrica), sia negli USA. Nel 1894 circolano a New York i primi taxi elettrici; nel 1904 un terzo dell’intero parco circolante americano è a propulsione elettrica e nel 1912 si producono diecimila veicoli elettrici all’anno. L’auto elettrica è semplice, silenziosa, pulita e facile nella guida. Fu la preferita dalle dame dell’alta società, che potevano guidarla senza dipendere dallo “chauffeur”, l’autista meccanico indispensabile per le complicate vetture a benzina d’inizio secolo. La propulsione elettrica dagli Anni ‘20 verrà utilizzata prevalentemente per usi commerciali: chi non ricorda i furgoncini per la distribuzione del latte nei film americani?
L’esemplare esposto è della Baker, Rauch & Lang. Si poteva guidare, tramite una barra, sia dai sedili anteriori che dai sedili posteriori: in tal caso i sedili anteriori ruotavano formando un perfetto salotto! Considerando la pericolosità delle strade dell’epoca, si poteva azionare un meccanismo per attivare l’avvisatore acustico simile a quello dei tram. L’autonomia è di circa 70 chilometri. Negli anni ’70 l’azienda passò a Linde AG, il più grande produttore al mondo di carrelli elevatori e veicoli per la movimentazione di materiali industriali, ribattezzandola Baker Material Handling Corp.
Luciano Nicolis la conduceva personalmente per le vie di Villafranca per dimostrare come ancora negli anni 2000 questa vettura elettrica fosse assolutamente affidabile.
MUSEO NICOLIS
Tra le più emozionanti e suggestive esposizioni private nel panorama internazionale, il Museo Nicolis di Verona narra la storia della tecnologia e del design del XX secolo. Il riconoscimento dell’eccellenza gli deriva oggi dall’attribuzione del più ambito e prestigioso premio nel panorama mondiale dell’auto classica: Museum of the Year a The Historic Motoring Awards a Londra e del Ruoteclassiche “Best in Classic – Museo dell’Anno”, il gran galà del motorismo storico più ambito nel panorama dell’automobilismo. Ulteriore testimonianza del valore delle sue collezioni viene sancito con l’entrata di Villafranca nel circuito Città dei Motori, la rete che unisce i 27 Comuni italiani, che propongono il meglio del nostro Paese in questo campo assieme a brand internazionali come Pagani, Lamborghini, Ferrari, con cui il Museo collabora attivamente.
La nascita del Museo si deve alla grande passione di Luciano Nicolis. La storia di una vita che ha trovato la sua collocazione in uno spazio espositivo di 6000 mq nel duemila, anno della sua inaugurazione. I suoi capolavori sono stati suddivisi in dieci diverse collezioni con l’obiettivo di costruire un percorso organico, professionalmente qualificato e strutturato per soddisfare il visitatore più esigente.
Un percorso nella storia del Novecento fra storie, stili di vita, sport e miti nei diversi periodi storici. L’opportunità di conoscere i nostri tesori che compongono le dieci prestigiose collezioni: ore speciali per ricaricarsi, pronti a tornare alle occupazioni quotidiane con un’esperienza unica nel proprio bagaglio. Impossibile non rimanere sorpresi e affascinati da oggetti e opere d’arte che l’ingegno dell’uomo ha saputo creare.
Non è un caso che il Museo Nicolis rappresenti un “unicum” nel suo genere e venga indicato come emblematico della moderna cultura d’impresa. Concetti di “raccolta e riutilizzo” che hanno guidato la crescita del Gruppo Lamacart, sono gli stessi che hanno alimentato la passione di Luciano per il collezionismo, consentendogli di percepire il pregio di raffinati prodotti al momento dimenticati e ritenuti senza valore.
Il talento del suo Fondatore spiega solo in parte il successo del Museo Nicolis; alla base della sua affermazione c’è la gestione imprenditoriale della struttura affidata a Silvia Nicolis, presidente del Museo e figlia di Luciano, che ha puntato sulla promozione della cultura, sul turismo e sulla valorizzazione del territorio, esprimendo appieno la propria vocazione imprenditoriale. Silvia Nicolis ricopre il ruolo di vice presidente di Museimpresa, l’associazione che fa capo ad Assolombarda e Confindustria per la valorizzazione del patrimonio di storia industriale italiana. È inoltre membro di Giunta di Camera di Commercio Verona con delega al Turismo e componente del Gruppo Tecnico Cultura di Confindustria nazionale.