IL MUSEO DELLE ILLUSIONI OTTICHE A TRAPANI


di Ignazio Burgio

Già gli antichi filosofi osservavano come il mondo fosse pieno di illusioni, portando come esempio semplici fenomeni paradossali, come il bastone immerso in acqua che ai nostri occhi appare storto. E gli architetti del passato si servirono di false prospettive per correggere la percezione di colossali monumenti che visti dal basso o da lontano non sarebbero sembrati dritti. Le illusioni ottiche hanno suscitato pure l’interesse dei pittori ed in tempi più recenti anche degli psicologi che ne hanno prodotto molti esempi, anche famosi e divertenti, per studiare come la nostra mente percepisca, ricostruisca ed interpreti la realtà esterna fino anche a farsi apertamente ingannare.

A Trapani, in via Mercè 2, esiste da qualche anno un originale museo – l’unico finora esistente in Italia – che raccoglie una varietà straordinaria di illusioni ottiche, da quelle più semplici costituite da figure ambigue, fino a vere e proprie “stanze delle meraviglie” dove le leggi fisiche, come la gravità, sembrano non avere più valore.

Così vi sono esempi di illusioni che si trovano anche in chiese e palazzi antichi, come il volto di un vecchio gentiluomo che sembra seguire con lo sguardo lo spettatore: è infatti riprodotto su superficie concava, come se fosse un calco, e dunque riesce a concentrare su di sé gli occhi dei visitatori. Vi sono disegni di animali che capovolti si trasformano in figure umane, e foto di persone dall’espressione truce e arrabbiata che sottosopra sembrano all’opposto sorridenti e cordiali. Sorprendenti sono anche le illusioni di movimento, dove disegni fissi di ruote, uccelli, dinosauri, si animano improvvisamente quando vi si passa sopra una semplice griglia a fessure verticali.

Le illusioni più spettacolari e sorprendenti sono comunque quelle delle “stanze paradossali”, come la famosa stanza di Ames (inventata nel 1946 dall’oftalmologo americano Adelbert Ames). In questa che sembra apparentemente una normale camera, in realtà pavimento e soffitto convergono verso la parete di fondo trapezoidale, cosicchè chiunque si trovi da quella parte, anche se basso come un bambino, sembra un gigante. Altre stanze del museo sono invece costruite in maniera tale da dare l’impressione che i visitatori camminino sulle pareti o sottosopra con i piedi sul soffitto, e via dicendo.

Colui che ha realizzato questo originale “Museum of Optical Illusions” a Trapani è Calcedonio Pennacchio, un ex tecnico di manutenzione aerea che qualche anno fa ha lasciato il suo vecchio lavoro con l’idea di creare un grande museo della scienza. Trovandosi però costretto a ridimensionare i suoi iniziali progetti si è allora concentrato sul campo specifico delle illusioni ottiche, creando una realtà museale unica ed originale in Italia. Il successo è stato immediato, tanto che già prima della pandemia, ed ancora adesso, per riuscire a gestire il grande afflusso di visitatori l’ingresso è soltanto su prenotazione (con almeno un giorno di anticipo). Prima di consentire l’accesso alle varie sale per farsi illudere dai tantissimi trucchi, il personale, cortese e multilingue, fa indossare ai visitatori delle speciali pantofole, necessarie per evitare che il pavimento delle “stanze paradossali” possa sporcarsi e rovinare quindi l’illusione ad altri.

Una curiosità: l’ingresso al museo è vietato a cani, gatti ed ogni altro animale. Ciò non tanto perché possono sporcare o rompere qualcosa, quanto soprattutto perchè la loro mente non riesce a comprendere il significato ironico e divertente delle illusioni in esso presenti. Dunque ne potrebbero ricevere sensazioni di disorientamento e paura, con reazioni imprevedibili.

Il Museum of Optical Illusions si trova in via Mercè 2, Trapani. Al momento si può visitare solo su prenotazione contattando i recapiti presenti sul suo sito web: www.mooitrapani.com .