Il Governo vara regole a tutela degli interessi nazionali sul 5G. Soddisfatti della scelta.


Bene che uno dei primi atti del Governo Conte bis, riunito nel consiglio dei ministri, ha riguardato il 5G e le forniture di tecnologie per gli operatori delle Tlc da parte dei produttori stranieri. L’esecutivo ha messo subito nel mirino gli operatori telefonici per gli accordi presi con società non europee – cinesi, in primis – finalizzati allo sviluppo delle reti. Il governo ha deciso di esercitare i poteri speciali, il cosiddetto “Golden Power”, sulle operazioni che coinvolgono Tim, Vodafone, Wind Tre e Linkem. Già a giugno, erano finiti nel mirino gli accordi di Fastweb con Samsung. In sostanza, ha dato il via libera a usare queste tecnologie a condizione però che gli operatori seguano alcune prescrizioni a tutela della sicurezza nazionale. Il timore – che ha motivato la Golden Power – è che apparati esteri mettano a rischio la sicurezza delle comunicazioni italiane a causa di vulnerabilità o persino tecnologie spia. E noi di questa scelta siamo sodisfatti.