Il cinema piange Ryan O’Neal, da Streisand a Farrow


Il mondo del cinema piange Ryan O’Neal, l’attore californiano protagonista dell’indimenticabile “Love Story” del 1970 spentosi a Los Angeles all’età di 82 anni dopo che si era ammalato di leucemia e di cancro alla prostata. “Era divertente e affascinante e sarà ricordato”, ha twittato Barbra Streisand che fu al suo fianco in “Ma papà ti manda sola?” e “Ma che sei tutta matta”. “Riposa in pace caro Tyan”, lo ha salutato Mia Farrow che insieme a lui trovò la fama negli anni ’60 con lo sceneggiato tv ‘Peyton Place’. “Un incredibile talento, un’incredibile bellezza, un dono di artista che siamo stati fortunati ad aver immortalato per sempre”, le parole di Lee Grant, attrice e ballerina anche lei nel cast di ‘Peyton Place’.
Il fascino di Ryan O’Neal, che abbinava un fisico muscoloso a un viso fragile, ne ha fatto un’icona del cinema degli anni ’70. Entrò nella storia del cinema nel 1970 con l’interpretazione di Harvard Oliver, il protagonista di ‘Love Story’, accanto a Ali MacGraw. Per quella pellicola tra le più romantiche e tristi mai prodotte da Hollywood fu candidato all’Oscar come miglior attore protagonista nel 1971 e vinse il David di Donatello per il miglior attore straniero nel 1972. Il film di Arthur Hiller fu un successo globale (è il sesto più visto i tutti i tempi) anche se vinse solo un Oscar per la musica di Francis Lai.
Nel 1973 recitò in “Paper Moon – Luna di carta” con la sua primogenita Tatum O’Neal, a cui il film valse un Oscar record di miglior attrice non protagonista a soli 10 anni. Quella statuetta le portò il risentimento del padre con cui l’estate scorsa aveva detto di essersi faticosamente riappacificata:
“Mi amava, poi mi ha odiato per l’Academy Award”, raccontò in un’intervista, “ora non voglio che muoia, la vita con lui è stata dura ma lo amo ancora”. L’altro figlio attore, Patrick, lo ha ricordato come il suo “eroe”
Nel 1974 O’Neal fu scelto da Stanley Kubrick come protagonista del film storico “Barry Lyndon”, un altro film di grande successo. L’anno dopo fu ancora accanto a Tatum in ‘Vecchia America’ (Nickelodeon) di Bogdanovich.
Dopo le prime nozze con Joanna Moore, da cui si separò nel 1967 e da cui ebbe due figli, gli attori Griffin e Tatum, O’Neal si era risposato con l’attrice Leigh Taylor-Young, da cui aveva avuto il terzogenito Patrick. (AGI)