Analisi di cosa fa lievitare il costo del carburante, elemento importare per l’andamento dei prezzi
Secondo i dati di Cargopedia, risalenti al 31 Ottobre scorso, appare evidente che la situazione europea è quantomeno variegata:
Tenendo come quota di soglia il valore medio, pari a 1,228€ al litro, è da notare come quasi tutta l’Europa centro-orientale sia al di sotto di questo valore.
In cima alla classifica negativa troviamo anche la nostra Italia che rispetto al prezzo finale per il consumatore, anche a fronte di un costo industriale tutto sommato in linea con gran parte dei paesi europei, i veri fattori che determinano fanno lievitare i prezzi italiani ai vertici d’Europa sono la tassazione fiscale e le accise: Il prezzo si compone di tre parti: il prezzo netto del combustibile, che include anche il guadagno dei gestori della pompa, le accise e l’Iva.
Ogni volta che il consumatore acquista un singolo litro di carburante è obbligato a pagare una notevole quota di tasse, di origine diversa tra cui anche le famose accise, ovvero una quota dovuta allo Stato come imposta sui consumi. Oltre all’IVA al 22% ci sono 17 tipi di accise:
1) 0,000981 euro: finanziamento per la guerra d’Etiopia (1935-1936)
2) 0,00723 euro: finanziamento della crisi di Suez (1956)
3) 0,00516 euro: ricostruzione dopo il disastro del Vajont (1963)
4) 0,00516 euro: ricostruzione dopo l’alluvione di Firenze (1966)
5) 0,00516 euro: ricostruzione dopo il terremoto del Belice (1968)
6) 0,0511 euro: ricostruzione dopo il terremoto del Friuli (1976)
7) 0,0387 euro: ricostruzione dopo il terremoto dell’Irpinia (1980)
8) 0,106 euro: finanziamento per la guerra del Libano (1983)
9) 0,0114 euro: finanziamento per la missione in Bosnia (1996)
10) 0,02 euro: rinnovo del contratto degli autoferrotranvieri (2004)
11) 0,005 euro: acquisto di autobus ecologici (2005)
12) 0,0051 euro: terremoto dell’Aquila (2009)
13) da 0,0071 a 0,0055 euro: finanziamento alla cultura (2011)
14) 0,04 euro: emergenza immigrati dopo la crisi libica (2011)
15) 0,0089 euro: alluvione in Liguria e Toscana (2011)
16) 0,082 euro (0,113 sul diesel): decreto “Salva Italia” (2011)
17) 0,02 euro: terremoto in Emilia (2012).