Dopo due anni di lavori, la “Deposizione dalla croce” di Rosso Fiorentino torna a essere finalmente visibile al pubblico in tutto il suo splendore. Grazie all’intervento di pulitura della superficie pittorica e di rafforzamento del supporto ligneo, il capolavoro sarà nuovamente esposto alla Pinacoteca Civica di Volterra.
Tra i capolavori più iconici del Rinascimento italiano, capace di ispirare non solo i grandi protagonisti dell’arte ma anche quelli della letteratura e della cinematografia – da Gabriele D’Annunzio a Pier Paolo Pasolini, che la citò nelle sue pellicole – la Deposizione dalla croce di Rosso Fiorentino torna finalmente a risplendere grazie a un lungo e delicato intervento di restauro.
Interamente finanziato dalla Fondazione Friends of Florence attraverso le donazioni di John e Kathe Dyson e della Alexander Bodini Foundation, il recupero del celebre olio su tavola ha richiesto ben due anni di lavoro e di studio approfonditi, dal ritocco pittorico al restauro del supporto ligneo. Ricollocata nella Sala 11 della Pinacoteca Civica di Volterra, l’opera può finalmente essere restituita al pubblico in tutto il suo fascino.
LA DEPOSIZIONE DI ROSSO FIORENTINO
Datata e firmata 1521, la Deposizione è stata realizzata da Giovan Battista di Jacopo di Gasparre, detto Rosso Fiorentino, durante il suo soggiorno a Volterra, periodo in cui diede vita anche alla Pala di Villamagna. Originariamente esposta nella cappella della Compagnia della Croce di Giorno (committente dell’opera), nella chiesa di San Francesco a Volterra, fu successivamente sistemata all’interno della Cattedrale volterrana per poi essere definitivamente allestita, nel 1905, nella Pinacoteca Civica.
Al centro della composizione spicca la figura di Cristo circondata da un gruppo di uomini che, guidati da Nicodemo e Giuseppe di Arimatea, depongono il corpo esanime di Gesù. Nella parte bassa della tavola troviamo la Madonna, sorretta dalle due Marie, Maddalena inginocchiata e Giovanni che si stringe il volto fra le mani. Dalle indagini diagnostiche eseguite sul dipinto prima delle operazioni di restauro sono emersi sia i nomi dei colori che Rosso aveva appuntato prima di dipingere, sia la disposizione delle figure, rivelando alcuni particolari interessanti sulla genesi dell’iconico capolavoro rinascimentale.
IL RESTAURO DELLA DEPOSIZIONE DALLA CROCE
Eseguito da Daniele Rossi e Roberto Buda, l’intervento di restauro è iniziato nel 2021, e si è svolto direttamente negli spazi della Pinacoteca volterrana, dando vita a un affascinante “cantiere aperto” visibile anche al pubblico. L’operazione si è resa necessaria per affrontare, prima di tutto, la situazione di sofferenza della struttura lignea, che comprometteva anche il dipinto stesso, e la pulitura della superficie pittorica. Dalla rimozione delle verniciature alterate, fino al fissaggio delle spaccature con resina acrilica, i lavori hanno permesso di recuperare gli originari colori accesi dell’opera e, tramite un risanamento del supporto in legno, anche di “rinforzare” l’intera tavola.
[Immagine in apertura: Deposizione dalla Croce, Rosso Fiorentino. 1521-1522. Generale dopo il restauro]
Fonte: https://arte.sky.it/