Il cammino di San Giacomo in Sicilia


 

di Ivana Pollicina*

La Regione Siciliana ha stanziato un contributo per valorizzare il percorso turistico sulle tracce dell’apostolo San Giacomo in Sicilia. Diecimila euro destinati dall’assessorato al Turismo sport e spettacolo, ad associazioni, enti locali, enti pubblici, cooperative, fondazioni, ong e onlus con l’avviso pubblico che permetteva di presentare istanza per promuovere e organizzare attività di manutenzione e gestione. Il finanziamento sosterrà le spese di cura e monitoraggio, la realizzazione, messa in opera e fruibilità del cammino, la definizione dei tracciati, la segnaletica leggera, la promozione e la pubblicità

Il cammino di San Giacomo parte dall’antica basilica di San Giacomo a Caltagirone (Ct) e raggiunge il duecentesco santuario di epoca normanna di Capizzi (Me) lungo un percorso di circa 130 km ricco di suggestioni storiche e naturalistiche, che tocca altri sette comuni intermedi dell’entroterra siciliano.

Nel frattempo, anche il Ministero del Turismo, con una nota ministeriale del 3 Marzo 2023, ha ufficialmente comunicato che il Cammino di San Giacomo in Sicilia è stato selezionato ed inserito fra i primi cammini religiosi italiani. La selezione dei primi cammini inseriti nel “Catalogo dei cammini religiosi italiani” è stata effettuata a seguito delle verifiche effettuate dal Ministero sulla sussistenza delle condizioni previste nelle linee guida predisposte da un Comitato Scientifico costituito dai massimi esperti a livello nazionale.

Per il Cammino di San Giacomo in Sicilia, già percorso con grande entusiasmo e soddisfazione da numerosi pellegrini, viandanti, escursionisti, ciclo-escursionisti e cavalieri (1.800 solo nel 2022), è un risultato di straordinaria importanza che contribuirà notevolmente ad incrementare l’interesse ed attrarre viandanti italiani e stranieri che sempre più numerosi si apprestano a scoprire il patrimonio culturale, paesaggistico e religioso del territorio camminando a passo lento lungo gli antichi cammini che solcano la storia locale.

Esprimo grande soddisfazione – ha dichiarato il professore Massimo Porta, che coordina la Confraternita di San Giacomo II maggiore e il suo antico culto in Sicilia – per  il riconoscimento che premia  l’intuizione  e  il lavoro    di un cammino sempre più partecipato ed apprezzato. Un motivo ulteriore per andare avanti e programmare un piano di interventi ed iniziative adeguate alla  iniziativa. Speriamo che le istituzioni municipali colgano l’importanza della scommessa.

Si tratta anche di un’ulteriore occasione – continua il Porta – per promuovere il territorio Siciliano grazie al Cammino di San Giacomo. Un sentito ringraziamento lo rivolgo, a nome mio e dei soci della Confraternita, al Ministero del Turismo, alla Giunta Regionale Siciliana, ai 10 Comuni interessati (Caltagirone, San Michele di Ganzaria, Mirabella Imbaccari, Piazza Armerina, Aidone, Valguarnera, Assoro, Nissoria, Nicosia e Capizzi), che stanno lavorando incessantemente per lo sviluppo di tutto il nostro Cammino”.

 

Questa è la Sicilia che ci affascina e ci piace!

 

Ivana Pollicina del coordinamento Confedercontribuenti Turismo

Assessore al comune di Piedimonte Etneo