Il Brasile ha ordinato l'arresto di Cesare Battisti. Estradizione più vicina


Il Brasile ordina l'arresto di Cesare Battisti e per l'ex terrorista dei Pac si apre il cammino verso l'estradizione. La notizia è arrivata dal magistrato dell'Alta Corte Suprema, Luiz Fux che ha formalmente revocato una misura che lui stesso aveva concesso nell'ottobre dello scorso anno e che ne aveva al momento impedito l'estradizione. Il giudice, con un provvedimento immediatamente esecutivo, ha dato mandato all'Interpol, cioè alla polizia federale che rappresenta l'Interpol nel Paese, di fermare l'italiano "per evitare il pericolo di fuga in vista di un'eventuale estradizione".

Per Battisti sembra avvicinarsi quindi l'estradizione. Circa un mese fa il vicepremier Matteo Salvini aveva annunciato un suo prossimo viaggio in Brasile "per andare a prendere il terrorista rosso e portarlo nelle patrie galere". Secondo l'AGI il vicepremier dovrebbe essere nel Paese sudamericano il prossimo primo gennaio per partecipare alla cerimonia di insediamento del nuovo presidente Bolsonaro. A trattare tra Italia e Brasile e' il deputato della Lega eletto in Sudamerica Luis Roberto Lorenzato. "È tutto pronto", aveva fatto sapere Lorenzato.

Battisti si trova vicino San Paolo, sorvegliato 24 ore su 24. "Sono stato nominato da Bolsonaro a trattare tra Italia e Brasile. Bolsonaro e Salvini già si sono sentiti diverse volte. Il nuovo presidente del Brasile ha scelto gli Stati Uniti, Israele e Italia per avere rapporti forti al di fuori del Brasile", aveva spiegato il deputato.

La presenza di Salvini in Brasile il primo gennaio viene confermata anche da altri 'big' del partito di via Bellerio (sempre a gennaio il vicepremier potrebbe essere negli Stati Uniti). "Le autorità brasiliane stanno lavorando – anticipa Roberto Lorenzato – a un decreto per Battisti come persona non grata. I tempi non sono velocissimi ma dopo l'insediamento alla presidenza del Brasile si accelerera'", aveva sottolineato ancora il deputato della Lega.

Sulla questione Battisti la decisione finale spetta al Capo dello Stato Michel Temer o al suo successore dal primo gennaio Jair Bolsonaro. Di fatto Battisti può ancora fare appello alla Corte Suprema. Fux ha comunque già fatto sapere che non ha il diritto di rimanere in Brasile sulla base della decisione dell'ex presidente Lula di non estradarlo, aggiungendo anche che il fatto che l'ex brigatista abbia un figlio nel Paese non sarà motivo sufficiente a impedire l'estradizione. Bisognerà vedere quali saranno le strade che il suo legale, Igor Tamasauskas, intende seguire. Al momento, secondo quanto riportano i giornali brasiliani, Tamasauskas ha fatto solo sapere di aver appreso dai media la notizia. 

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Fonte: estero agi