di Patrizia Orofino
Ebbene si! Durante la campagna elettorale per le europee, succede anche questo. Le due leader: Meloni e Schlein, si beccano con un botta e risposta che, a tratti diviene grottesco. Giorgia Meloni dal canto suo, perciò che ha dichiarato, si dice fiera che gli italiani, dopo un anno e mezzo di governo, non la identifichino come: Presidente del Consiglio, ma semplicemente come, Giorgia. Questo, per lei, è motivo di orgoglio perchè di fatto, è entrata nella storia politica italiana come prima donna a prendere le redini del governo dopo la vittoria alle elezioni. Questo dalla parte sinistra, è palesemente chiaro che, non va giù, perciò ogni occasione, è buona per fare opposizione: ma solo per ruolo politico? Facciamo una piccola analisi; La Meloni, è stata eletta Presidente del Consiglio, nell’ottobre del 2022 appena vinte le elezioni. Elly Shlein, è stata eletta a capo del PD, nel marzo 2023 e fino ad allora era sconosciuta agli elettori del PD da nord a sud. Una coincidenza oppure un incarico dato ad Elly, dietro la vittoria di Giorgia Meloni? Cavalcare l’onda, se così si può definire, è plausibile e d’altro canto anche lo si può comprendere da parte opposta. Le due leader sono preparate per i ruoli assegnati. Tuttavia, dovrebbero battibeccare di meno, lasciare le chiacchiere ed occuparsi del programma e degli obbiettivi da realizzare a fine elezioni europee. Che vinca il migliore, anzi LA MIGLIORE! Agli italiani (chiamati alle urne) il compito di proseguire sulla scia di FDI quindi meloniani oppure riprendere a votare PD con la guida della Schlein.