IL 14 OTTOBRE DEL 1964 MARTIN LUTHER KING, NOBEL PER LA PACE


IL 14 OTTOBRE DEL 1964 MARTIN LUTHER KING, CAPO DEL MOVIMENTO AMERICANO PER I DIRITTI CIVILI, DIVENTA IL PIÙ GIOVANE VINCITORE DEL PREMIO NOBEL PER LA PACE

Il leader dei diritti civili afroamericano, Martin Luther King, Jr., il 14 ottobre del 1964 riceve il premio Nobel per la pace per la sua resistenza non violenta ai pregiudizi razziali in America. A 35 anni, il ministro nato in Georgia era la persona più giovane che avesse mai ricevuto il premio.

Martin Luther King, Jr., era nato ad Atlanta nel 1929, figlio di un ministro battista. Aveva conseguito un dottorato in teologia e nel 1955 organizzato la prima grande protesta del movimento per i diritti civili: il Montgomery Bus Boycott.
Influenzato da Mohandas Gandhi, sostenne la disobbedienza civile non violenta alla segregazione razziale. Le proteste pacifiche che guidò in tutto il Sudamerica vennero spesso accolte con violenza, ma King e i suoi seguaci hanno continuato e il loro movimento non violento ha guadagnato slancio.
Potente oratore, fece appello agli ideali cristiani e americani e ottenne un crescente sostegno da parte del governo federale e dei bianchi del nord. Nel 1963, guidò la sua massiccia marcia su Washington, durante la quale pronunciò il suo famoso verso “I have a dream”. Nel 1964, il movimento per i diritti civili ottenne due dei suoi più grandi successi: la ratifica del 24° emendamento, che abolì la tassa sui sondaggi, e il Civil Rights Act del 1964, che proibì la discriminazione razziale in materia di occupazione e istruzione e vietò la segregazione razziale nelle strutture pubbliche. Così nell’ottobre dello stesso anno, King riceve il premio Nobel per la pace. Dona il premio in denaro, del valore di $ 54.600, al movimento per i diritti civili.

Alla fine degli anni ’60, King critica apertamente il coinvolgimento degli Stati Uniti in Vietnam e rivolge i suoi sforzi alla conquista dei diritti economici per i poveri americani. A quel tempo, il movimento per i diritti civili aveva iniziato a rompersi, con attivisti come Stokely Carmichael, che respingevano la visione di King di integrazione non violenta a favore dell’autosufficienza e dell’autodifesa afroamericane. Nel 1968, King intende rilanciare il suo movimento attraverso una “marcia dei poveri” interrazziale a Washington, ma il 4 aprile viene assassinato a Memphis, nel Tennessee, dal fuggito detenuto bianco James Earl Ray, poche settimane prima che la manifestazione fosse programmata.

 

Fonte: https://www.neureka.it/