IA: Wsj, colloqui Apple-Meta per integrazione su iPhone e iPad


Apple sta negoziando con il principale rivale Meta l’integrazione dell’intelligenza artificiale generativa della società madre di Facebook nei suoi prodotti. Secondo il Wall Street Journal è la strada attraverso la quale Apple cerca di raggiungere i rivali sull’affollato e complicato campo dell’intelligenza artificiale. Apple ha anche stretto un accordo con OpenAI, il creatore di ChatGPT, per dotare la sua suite Apple Intelligence di nuove funzionalità IA per i suoi prodotti.
Da mesi c’è una forte pressione su Apple affinché persuada i dubbiosi sulla sua strategia nel campo dell’intelligenza artificiale, dopo i passi avanti fatti da Microsoft e Google .
Apple ha sviluppato una propria intelligenza artificiale più limitata, ma ha affermato che si rivolgerà ad altre aziende come OpenAI per potenziare la propria offerta interna.
Secondo il WSJ, che ha citato fonti vicine alla questione, Meta ha discusso con Apple sull’integrazione del proprio modello di intelligenza artificiale generativa nell’Apple Intelligence.
Craig Federighi, vicepresidente senior dell’ingegneria del software di Apple, ha dichiarato all’inizio di giugno che la casa di Cupertino voleva anche integrare nei suoi dispositivi le funzionalità del sistema di intelligenza artificiale generativa di Google, Gemini.
Secondo gli analisti, la grande sfida per Apple è come infondere l’intelligenza artificiale in stile ChatGPT – che si nutre voracemente di dati – nei suoi prodotti senza indebolire la privacy e la sicurezza degli utenti, che sono un suo atout.
Apple Intelligence consentirà agli utenti di creare i propri emoji basati su una descrizione nel linguaggio quotidiano o di generare brevi riassunti delle e-mail nella casella di posta.
Apple ha affermato che anche Siri, il suo assistente vocale, riceverà un aggiornamento basato sull’intelligenza artificiale e ora apparirà come una luce pulsante sul bordo della schermata iniziale.
Lanciata oltre 12 anni fa, Siri è da tempo considerata una funzionalità datata, superata dalla nuova generazione di assistenti, come GPT-4o, l’ultima offerta di OpenAI.
Secondo Canalys, il 16% degli smartphone spediti quest’anno sarà dotato di funzionalità di intelligenza artificiale generativa, una percentuale che si prevede salirà al 54% entro il 2028. (AGI)
UBA