Ia: esperimento design generativo immersivo al Plart di Napoli


Quando la tecnologia incontra la creatività il risultato può essere sorprendente. È quanto accade al Museo Plart di Napoli con ‘A.I. Design: intelligenza artificiale creativa e design generativo immersivo’, un progetto visionario che esplora i confini tra uomo e macchina, arte e innovazione. Prodotto dalla Fondazione Plart, con la direzione artistica di Anna Fresa, il progetto unisce due esperienze inedite: la mostra ‘Sedimenti’, curata da Luigi Nicolais, e l’installazione immersiva ‘Who am A.I.?’ dell’artista multimediale Mario Capasso.
Il viaggio inizia con ‘Sedimenti’, dove l’intelligenza artificiale diventa co-creatrice di opere di design uniche. Gli oggetti generati anche con l’Ia in mostra – plastici architettonici e composizioni tridimensionali – sono realizzati con materiali ecosostenibili, come resina vegetale e amido di mais, grazie alla stampa 3D. Ideati dall’architetto Mario Coppola, in collaborazione con la lighting designer Veronica Abbate, questi manufatti non solo celebrano il futuro del design, ma evidenziano l’urgenza di un approccio ecologico alla creazione artistica. “Questo progetto – ha spiegato Coppola – nasce dall’accettazione della complessità del nostro tempo: un mondo in cui natura e artificio, scarti e bellezza, convivono per dar vita a nuove forme”.
Ma è nello spazio immersivo di ‘Who am A.I.?’ che la tecnologia si fa emozione. Dieci videoproiezioni sincronizzate, ologrammi e una colonna sonora avvolgente trasportano i visitatori in un’esperienza multisensoriale, dove l’intelligenza artificiale solleva interrogativi sul futuro dell’umanità. “L’opera non dà risposte – ha evidenziato Mario Capasso – ma stimola domande profonde su chi siamo e su cosa significhi essere umani nell’era dell’algoritmo”.
Per Maria Pia Incutti, presidente della Fondazione Plart, “A.I. Design rappresenta un passo avanti nella contaminazione tra tecnologia e cultura: “Abbiamo messo insieme linguaggi diversi, quello degli umanisti e quello dei tecnici, per superare il confine tra uomo e macchina. È una riflessione sul futuro della creazione e del pensiero”.
L’evento, sostenuto dal Ministero della Cultura con fondi del Next Generation Eu, sarà visitabile fino al primo marzo 2025. Un’occasione per immergersi in un dialogo tra passato e futuro, arte e innovazione, che lascia i visitatori con più domande che risposte. Forse è proprio questo il cuore del progetto: nell’epoca delle certezze digitali, l’intelligenza risiede ancora nella capacità di immaginare. (AGI)