“L’Italia continuerà a sostenere l’Ucraina nei suoi sforzi per difendersi finché sarà necessario” e a “fornire assistenza all’Ucraina nel mantenere la sua difesa di alta qualità e la superiorità militare nelle condizioni di trasformazione politica e di sicurezza regionale rapida, incerta e complessa”. E’ uno dei passaggi dell’accordo di cooperazione nel campo della sicurezza tra Ucraina e Italia firmato oggi a Kiev dalla premier, Giorgia Meloni e dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky. “Nel caso di un futuro attacco armato da parte della Russia all’Ucraina”, Roma e Kiev “si consulteranno entro 24 ore per determinare le misure e le opportune misure successive necessarie per contrastare o contenere l’aggressione”, aggiunge il documento.
L’intesa prevede che i due Paesi “lavoreranno insieme e con altri partner dell’Ucraina per garantire la capacità delle forze di sicurezza e di difesa dell’Ucraina di ripristinare completamente l’integrità territoriale dell’Ucraina all’interno dei suoi confini riconosciuti a livello internazionale e di aumentare la resilienza dell’Ucraina affinché sia sufficiente a scoraggiare e difendersi da futuri attacchi e coercizioni”. Roma e Kiev “coopereranno nella creazione di forze sostenibili in grado di difendere l’Ucraina ora e di scoraggiare l’aggressione russa in futuro”, prosegue l’intesa.
Nel documento, che non fornisce indicazioni circa l’impegno finanziario dell’Italia in futuro, si ricorda che “dall’inizio della guerra, l’Italia ha sostenuto in modo globale l’Ucraina, fornendo assistenza in vari settori. Tra questi, 110 milioni di euro sono stati stanziati per il sostegno al bilancio, 200 milioni di euro per prestiti agevolati, 100 milioni di euro per gli aiuti umanitari, 820 milioni di euro per il sostegno ai rifugiati ucraini in Italia, circa 400 milioni di euro per il sostegno macrofinanziario, 213 milioni di euro per sostegno allo sviluppo, 200 milioni di euro a sostegno della sostenibilità energetica dell’Ucraina” e ha “fornito all’Ucraina 8 pacchetti di aiuti militari nel 2022 e nel 2023 e intende mantenere lo stesso livello di sostegno militare aggiuntivo nel 2024”. “L’Italia continuerà a fornire assistenza all’Ucraina durante il periodo decennale del presente Accordo”.
L’Italia inoltre, “intende essere parte degli sforzi internazionali sia a livello bilaterale che con i partner per sostenere le forze di difesa dell’Ucraina e altre componenti della sicurezza nei loro sforzi di modernizzazione. A questo proposito, la base industriale-difesa italiana è pronta anche a interagire con l’industria ucraina per sostenerla nel ripristino o nel consolidamento della produzione nazionale di attrezzature, materiali e munizioni”. Inoltre, “sosterrà lo sviluppo delle Forze di Sicurezza e Difesa dell’Ucraina, incluso, ma non limitato alla progettazione delle future Forze Armate, la transizione ai concetti e alle procedure operative della NATO, la formazione del comando e del personale, esercitazioni congiunte e miglioramenti interoperabilità e interoperabilità con gli alleati della NATO”.
L’accordo prevede anche una serie di principi sulla cooperazione in materia di industria della difesa, di formazione e istruzione, di riforma del sistema di sicurezza e difesa dell’Ucraina, di intelligence e sicurezza informatica.
Quanto al partenariato in materia economica, “l’Italia, insieme alle organizzazioni e ai partner internazionali, si impegna a partecipare al ripristino e alla ricostruzione dell’Ucraina”, “continuerà a fornire sostegno all’Ucraina nella soluzione degli urgenti bisogni umanitari causati dalla guerra di aggressione russa, nella rapida ricostruzione delle infrastrutture critiche e sociali distrutte e dei mezzi di sostentamento, nonché nel creare le migliori condizioni per la ricostruzione. della struttura socio-economica del Paese”. La cooperazione tra Italia e Ucraina riguarderà infine l’energia e altre infrastrutture critiche. (AGI)