I nuovi scontri sulla Spianata delle Moschee a Gerusalemme


AGI – Nuovi scontri tra palestinesi e poliziotti israeliani sulla Spianata delle Moschee a Gerusalemme. Le forze dell’ordine hanno deciso di vietare l’accesso al sito agli ebrei nel giorno in cui in Israele si celebra la riunificazione di Gerusalemme come capitale dello Stato ebraico. Le autorità non hanno ancora deciso se autorizzare una parata nazionalistica celebrativa, nel timore che possa portare a un’ulteriore escalation di violenze. Nella notte ci sono stati altri scontri tra manifestanti e polizia che hanno provocato almeno 25 feriti e 23 arresti.

Centinaia di manifestanti riuniti nel complesso della moschea di al-Aqsa hanno lanciato oggetti contro gli agenti israeliani che hanno risposto con granate assordanti e lacrimogeni per disperderli. Secondo testimoni oculari, ci sono diversi feriti. la polizia ritiene che ci siano circa 8 mila palestinesi barricati nel complesso con pietre, sbarre e bottiglie molotov, pronti a rispondere se agli ebrei fosse stato consentito l’ingresso al sito. Dopo una “valutazione della sicurezza” invece, le autorità hanno deciso di vietarne l’accesso.

“Poco fa, rivoltosi palestinesi hanno attaccato la Mughrabi Gate, uno degli ingressi al Monte del Tempio. Questo ha costretto la polizia a intervenire per disperderli. La libertà di culto è garantita, la libertà di tenere disordini no”, ha comment sottolineato su Twitter Ofir Gendelman, portavoce del premier israeliano Benjamin Netanyahu per i media arabi.

All’alba, tre razzi erano stati lanciati dalla Striscia di Gaza contro Israele, intercettati dal sistema anti-missilistico Iron Dome. Le sirene sono risuonate a Sderot e nelle comunità circostanti ma non sono stati segnalati feriti o danni. Le autorità dello Stato ebraico hanno reagito decretando la chiusura del valico di Erez, tranne che per i casi umanitari d’emergenza. Ieri sera era già stata interdetta la zona di pesca dell’enclave palestinese come ritorsione per il lancio di decine di palloni incendiari oltre confine, che hanno causato incendi lungo il confine con Israele.

Source: agi