I miliardari non potranno concedersi il lusso di una spiaggia privata e chiusa al pubblico. Almeno non nello Stato della California. Gli ambientalisti conquistano una vittoria decisiva in favore dell'accesso libero alle spiagge. La Corte Suprema degli Stati Uniti, infatti, rifiuta di pronunciarsi e non accoglie il ricorso del miliardario di origini indiane, Vinod Khosla, che nel 2008 aveva acquistato per 32,5 milioni di dollari una proprietà nella baia di Half Moon, a sud di San Francisco. Khosla aveva arbitrariamente chiuso ai cittadini l'ingresso alla spiaggia, nota come Martin's Beach, tra le più amate dai surfisti di tutto il mondo. Un atto illegale, visto che le leggi dello Stato della California stabiliscono che tutte le spiagge del territorio debbano essere accessibili al pubblico. Nel 2013 una no profit, la Surfrider Foundation, aveva fatto causa al miliardario. Dopo diversi ricorsi legali persi a livello statale, Khosla aveva deciso di portare la questione sui banchi della Corte Suprema, sperando di smantellare cosi' il severo Coastal Act della California. La Corte, pero', non prendera' in considerazione il caso e a Khosla non resta che aprire l'accesso alla "sua" spiaggia ai californiani, se vorra' evitare multe milionarie.
Vedi: I miliardari americani non potranno avere una spiaggia privata. Storica sentenza negli Usa
Fonte: estero agi