Huawei ha subito una sensibile contrazione delle vendite negli ultimi mesi – secondo Strategy Analytics ha dovuto cedere il terzo posto a un’altra compagnia cinese, Xiaomi, che si piazza dietro Samsung e Apple – ma sono le vendite globali ad aver sofferto a febbraio 2020 un devastante crollo del 38% rispetto all’anno scorso, e del 39% rispetto a gennaio.
Quello che viene definito “il più grande calo di sempre nella storia degli smartphone”, innescato dalla pandemia di coronavirus, si va a sommare, per Huawei, al perdurante bando all’uso delle app di Google che di fatto ne limitano l’appeal nei mercati occidentali, dove i software della casa di Mountain View la fanno ancora da padrone.
La serie P40 in breve
- Quattro modelli: P40, Lite, Pro e Pro+
- Tutti – a eccezione del Lite – hanno la connessione 5G
- Il P40 ha 3 forocamere posteriori, il Pro ne ha 4 e il Pro+ ne ha 5
- Il P40 costerà 799 euro, il Pro 999 e il Pro+ 1.349
- Il Pro avrà 8 giga di ram e 256 di memoria. Il Pro+ 8 giga di ram e 512 di memoria
- Tutti sono dual sim
Il colosso di Shenzen, però, è pronto a risollevare la testa e, riaperte le fabbriche cinesi chiuse per l’epidemia, a “tornare più forte di prima”, come dice all’AGI Pier Giorgio Furcas, vice general manager di Huawei Italia. “Il calo ha colpito un po’ tutti in Cina dove c’è il cuore mondiale della manifattura degli smartphone e in una zona in cui abbiamo una certa concentrazione di fabbriche” aggiunge, a margine della presentazione della serie di smartphone P40, “per questo ha agevolato alcuni concorrenti nella consegna dei prodotti. Huawei è sempre molto attenta alla salvaguardia dei propri dipendenti e anche se abbiamo dovuto chiudere l’attività produttiva, restiamo a lungo termine il produttore mondiale numero uno. Come ha detto Ren Zhengfei (fondatore e presidente di Huawei, ndr), ora che la macchina da guerra si rimetterà in moto, sarà più forte di prima”.
La linea di azione dell’azienda continua a essere duplice: lanciare prodotti alzino l’asticella nella definizione di smartphone di alta gamma – come successo oggi con il P40 Pro+, definito un po’ pomposamente “flagship dei flagship” – e sviluppare un ecosistema proprietario che attualmente ruota intorno alla app gallery di Huawei, ma in un futuro non troppo lontano potrebbe imperniarsi sul sistema operativo Harmony.
L’idea è quella di un sistema che comprende smartphone, laptop, smartwhatch, smartscreen (che Furcas considera un’evoluzione della smart-tv) e altri device, ma ancje video e un servizio di video (già disponibile in Italia e in Spagna) e di musica (con 50 milioni di brani gratis per i primi 3 mesi, poi a 9,99 euro al mese) in un unico ecosistema libero dai vincoli di Google e alternativo a quello fondato su Android e iOs di Apple.
Nonostante questo la famiglia P40 funziona ancora sul sistema operativo Android e l’intenzione, assicura Furcas, è di continuare a lavorare con l’open source di Google. “L’obiettivo di creare una piattaforma indipendente è un progetto chiaro e sotto gli occhi di tutti” dice, “ma non nasce all’indomani del ban: è iniziato dieci anni fa. È evidente che abbiamo accelerato per creare un ecosistema che offra agli utenti le stesse esperienze d’uso di altri, addirittura migliorandole”.
Riguardo l’ipotesi che a questo ecosistema slegato da Google possano aderire altri brand come Oppo e Xiaomi, Furcas avverte che “è prematuro parlare di una alleanza cinese”, che “la partnership con Mountain View non è ai stata messa in discussione” e che “il dialogo resta aperto e costante”.
Ma com’è la serie P40. Innanzitutto, tutti i modelli sono 5G e poi, come Huawei ci ha abituato, anche il nuovo top di gamma della casa punta tutto sul comparto fotografico.
P40 e P40 Pro sono disponibili in pre-ordine fino al 6 aprile al prezzo consigliato di: 1049.90 per il Pro e 799.90 per il P40. Prezzo e disponibilità in Italia della versione Pro+ (che ha cinque fotocamere posteriori contro le quattro nel Pro e le tre nel P40), non sono ufficiali, ma durante la presentazione il ceo della sezione consumer Richard Hu ha parlato di giugno 2020 e di 1.399 euro.
La frequenza di refresh del display è stata portata a 90 Hz per una maggiore fludità (a onore del vero OnePlus c’era arrivata già due smatrphone fa e Oppo ha introdotto nel suo Find X2 i 120 Hz)
L’ampio sensore da 1/1.28 pollici, con una risoluzione dei pixel di 2.44μm, aumenta l’apporto di luce in condizioni di scarsa luminosità e il rinnovato design del periscopio consente di avere uno zoom 10X ottico. La serie monta il processore Kirin 990 5G e il Wi-fi 6 Plus.
La versione Pro e Pro+ vantano un display quad-curve overflow: uno schermo daii bordi arrotondati in tutti e quattro i lati con cornici sottili e gli angoli arrotondati. Il sensore di impronte digitali posto sotto lo schermo viene annunciato come più rapido del 30%.
Per il comparto fotografico resta la partership con per Ultra Vision e con l’introduzione della Ultra Wide Cine Camera potenziata, della camera ToF e dello Zoom SuperSensing 50x.
Il top di gamma della famiglia, Pro+, supporta uno zoom 10x ottico e zoom 100x digitale.
Ultra Vision Sensor, presente in tutti i device della serie è il più grande sensore CMOS mai utilizzato finora. Con 1/1.28 pollici di diametro, il sensore aumenta la qualità dei pixel fino a 2.44μm e supporta il Full Pixel Octa PD AutoFocus, che consente una rapidissima messa a fuoco in qualsiasi condizione di luce, mentre HUAWEI XD Fusion Engine integra ed elabora i dati provenienti da più telecamere per generare un miglioramento assoluto della qualità delle immagini.
Il Multi-Spectrum Colour Temperature Sensor e l’algoritmo AAWB (basato sull’intelligenza arttificiale) aumentano del 45% l’accuratezza del colore consentendo di riprodurre in maniera fedele il colorito della pelle e le texture.
Pro e Pro+ montano una camera AF da 32MP e una IR Depth camera che supportano l’autofocus e l’effetto bokeh. I sensori, inoltre, sono utilizzati per il riconoscimento facciale e sono in grado di sbloccare il device anche in condizioni di scarsa luminosità.
La serie P40 introduce, inoltre, Golden Snap, una nuova feature intelligente che include AI Best Moment, ed è in grado di selezionare e scegliere i fotogrammi migliori di una foto in movimento. AI Remove Passerby e AI Remove Reflection possono rimuovere o far risaltare i soggetti ed eliminare i riflessi quando una foto è stata scattata attraverso un vetro.
La fotocamera da 40MP Ultra Wide Cine ha una lunghezza focale equivalente a 18mm e un sensore da 1/1,54 pollici che supporta il rapporto 3:2. La tecnologia SedecimPixel Fusion è integrata per aumentare la sensibilità alla luce e consentire l’acquisizione video 7680fps Ultra Slow-Motion. La simulazione bokeh in tempo reale per i video consente di evidenziare il soggetto principale della scena. Il teleobiettivo è in grado di catturare filmati zoomati ad alta risoluzione e video 4K time-lapse. lo zoom audio consente agli utenti di zommare contestualmente anche sulla sorgente audio in modo da amplificarne il suono.
Insieme alla nuova serie P40, Huawei ha presentato anche lo smartwatch GT2e, la cassa acustica Sound X, oltre al servizio Music, progettato per funzionare senza soluzione di continuità con tutti i prodotti dell’ecosistema – smartphone, tablet, auricolari e smartwatch. Sono già disponibili sulla piattaforma delle playlist a tema running, create in particolar modo per chi si allena con gli smartwatch Huawei, e la modalità “Party” che consente agli utenti di collegare i loro smartphone della casa e riprodurre lo stesso brano contemporaneamente, per sperimentare un effetto audio surround.
Vedi: Huawei lancia la serie P40, il top di gamma per uscire dalla crisi
Fonte: innovazione agi