Dal giorno dopo l’attacco del 7 ottobre di Hamas contro Israele, Hezbollah è sceso in campo con una pioggia di razzi e missili quotidiana contro il nord di Israele. Da lì, sono sfollati finora circa 62.000 israeliani.
Hezbollah è nata con l’occupazione israeliana del Libano nel 1982 e lo Stato ebraico è il suo nemico giurato, secondo solo ai cristiano-falangisti. Dal 1985 è un partito politico. Qui le tappe principali di quasi 40 anni di scontri continui con Israele.
1982: Creazione di Hezbollah
Hezbollah viene fondato nel 1982. Nel 1985, il gruppo pubblica un manifesto che codifica il suo appello alla distruzione di Israele come obiettivo. Il primo attentato, organizzato da Imad Mugniyah, fu nel novembre 1982 al quartier generale di Tiro dell’IDF, dove un’auto bomba causò la morte di 91 persone. In quegli anni si resero protagonisti di una trentina di attacchi suicidi, il più grave nell’ottobre 1983 quando in un duplice attentato con camion bomba alla forza di pace internazionale a Beirut ovest morirono 241 marines statunitensi e 56 parà francesi della Legione.
2000: le forze israeliane si ritirano dal Libano meridionale
La guerra civile termina nel 1990, ma passa un altro decennio prima che le forze israeliane si ritirino dal sud del Libano, dopo 22 anni di occupazione.
Guerra del 2006
Hezbollah e le forze israeliane si confrontano in scaramucce nell’estate del 2006. Ma la guerra su vasta scala che segue coglie “tutti di sorpresa”, ricorda in seguito un membro della missione di mantenimento della pace delle Nazioni Unite. Il 12 luglio, Hezbollah lancia razzi verso le posizioni militari israeliane e i villaggi di confine, mentre miliziani sciiti attraversano il confine con Israele, uccidendo otto soldati israeliani e catturandone altri due. Il giorno dopo, Israele inizia ad attaccare il Libano via terra, mare e aria. Durante la guerra che dura un mese, Hezbollah lancia circa 4.000 missili in Israele, secondo l’IDF. Israele impone un blocco totale di otto settimane via terra, mare e aria, ma le forze sul campo cominciano rapidamente a fare fatica e si impantanano.
Secondo Human Rights Watch, in un mese la guerra uccide circa 1.200 persone, la maggior parte civili, ne ferisce altre migliaia e costringe circa 1 milione di persone a fuggire dalle proprie case. Una commissione delle Nazioni Unite accusa l’esercito israeliano di “uso eccessivo, indiscriminato e sproporzionato della forza” contro i civili. Entrambe le parti rivendicano la vittoria nella guerra del 2006.
Dopo la guerra del 2006
Dopo il 2006, Israele sembra perseguire un approccio descritto dagli strateghi come “tagliare l’erba”, una metafora per l’idea che Israele non può “sradicare ed eliminare definitivamente l’intera Hezbollah”. Lo stesso approccio è evidente nei cicli di conflitto con Hamas a Gaza, fino a quando la dinamica non cambia con l’attacco del 7 ottobre.
Conseguenze del 7 ottobre
L’8 ottobre 2023 Hezbollah lancia attacchi contro obiettivi israeliani nell’area contesa di Shebaa Farms. Nei mesi successivi, le due parti si scambiano frequenti colpi di fuoco oltre confine. Il conflitto si intensifica, con l’ assassinio di un importante leader di Hamas nella capitale libanese a gennaio e l’assassinio di importanti comandanti di Hezbollah a luglio in un sobborgo densamente popolato di Beirut.
Settembre 2024
A metà settembre, i timori di una guerra più ampia raggiungono il picco quando migliaia di cercapersone prima e walkie talkie dopo esplodono nelle mani di membri di Hezbollah. Almeno 37 persone vengono uccise , tra cui bambini, e migliaia di altre ferite. Nasrallah incolpa Israele per quello che descrive come un “atto di guerra” e giura di rispondere. La stessa settimana, Israele porta a termine alcuni degli attacchi transfrontalieri più intensi dal 7 ottobre, e decine di persone vengono uccise in un attacco contro un comandante di alto rango di Hezbollah in un sobborgo di Beirut. Gli attacchi israeliani uccidono almeno 558 persone il 23 settembre, secondo il Ministero della Salute libanese. Nasrallah viene ucciso venerdì in un attacco nella periferia sud di Beirut. Hezbollah giura di continuare a “affrontare il nemico” mentre Israele definisce il suo omicidio come un colpo mortale per il gruppo militante e una lezione per gli altri gruppi nella regione. Israele domenica sera colpisce un edificio residenziale nella parte occidentale di Beirut, una prima volta all’interno dei confini della città. Lunedì sera, invia le sue truppe nel Libano meridionale, descrivendo le incursioni come “limitate, localizzate e mirate”, con il supporto delle forze aeree e dell’artiglieria israeliane. (AGI)