Henri Dunant, un uomo d’affari nato a Ginevra nel 1828, è l’ideatore della Croce Rossa Internazionale.
Nel 1859 raggiunse l’imperatore Napoleone III in Lombardia per discutere della sua società di cereali. Lo trovò impegnato a combattere gli austriaci nella battaglia di Solferino. Di fronte alla strage di 40.000 uomini, e ai feriti, senza assistenza, acqua potabile, bende e medicine, Dunant mise da parte gli affari, e organizzò l’assistenza ai feriti grazie alle donne dei paesi vicini. Tornato a Ginevra propose di creare squadre di volontari di soccorso, scorte di viveri e un servizio d’informazioni per i parenti delle vittime delle guerre.
UNA CROCE NEUTRALE. Istituire un corpo di operatori neutrali per assistere i feriti in guerra: questa l’idea rivoluzionaria alla base della nascita della Croce rossa. Nel 1863 la sua idea si concretizzò nella creazione del “Comitato Ginevrino di soccorso” che divenne poi il Comitato Internazionale della Croce Rossa. La sua bandiera era una croce rossa su fondo bianco, l’esatto inverso della bandiera svizzera. L’anno seguente, la prima conferenza di Ginevra, riconobbe ufficialmente la Croce Rossa e il suo compito di assicurare l’assistenza medica neutrale in caso di guerre. Dal 1926, infine, alla croce rossa è stata aggiunta anche la mezzaluna rossa, per i Paesi arabi.
IN ITALIA. La Croce rossa italiana ricevette il battesimo del fuoco nel 1866, durante la Terza guerra d’indipendenza, con quattro ospedali mobili. Ma è stata decisiva anche in tempo di pace, per esempio in occasione del terremoto di Messina (1908), dell’alluvione nel Polesine (1951) e dopo il disastro del Vajont (1963).
OGGI. Il movimento della Croce Rossa riunisce insieme al Comitato Internazionale, la Federazione Internazionale delle Società Nazionali di Croce Rossa e di Mezzaluna Rossa e le diverse Società Nazionali. Dunant ricevette il premio Nobel per la pace nel 1901.
Fonte: Focus