Il Ministero ha anche introdotto misure per incoraggiare la conversione di edifici a uso residenziale, per proteggere gli edifici storici e per vietare la locazione a breve termine di immobili acquistati con un “visto d’oro”.
Secondo i dati del Ministero della Migrazione, nel 2023 si è registrato un record di richieste per questo programma, con 10.214 domande di acquisto o rinnovo. L’anno scorso sono stati concessi 5.701 visti, per un investimento totale di un miliardo di euro.
Altri Paesi dell’Europa meridionale colpiti dalla crisi, come Cipro, Spagna e Portogallo, hanno utilizzato programmi simili per attrarre investimenti.
Non sono mancate critiche a questo giro di vite. “L’impatto sugli investimenti sarà drammatico”, ha dichiarato l’Associazione greca delle società a responsabilità limitata e dell’imprenditoria in una lettera ai ministri dell’Economia Kostis Hatzidakis e dello Sviluppo Kostas Skrekas. “È molto dubbio che gli obiettivi del governo di abbassare i prezzi delle case e aumentare l’offerta di affitti a lungo termine saranno raggiunti”, hanno aggiunto. Secondo i dati dell’Associazione delle società a responsabilità limitata e dell’imprenditoria, ad oggi sono stati concessi circa 20.000 permessi di soggiorno permanenti ad immobiliari, principalmente di nazionalità turca, israeliana e cinese. Nel tentativo di combattere la crisi immobiliare, la Grecia ha inasprito le regole del cosiddetto programma “visti d’oro”, che concede ai cittadini extracomunitari un permesso di soggiorno in cambio di un investimento immobiliare. L’importo dell’investimento richiesto per beneficiare di questo programma, lanciato nel 2014 durante la crisi greca, quando i prezzi degli immobili erano in calo e l’edilizia era in crisi, è stato aumentato da 250.000 euro a 800.000 euro. In aree popolari come l’Attica (la regione intorno ad Atene), Salonicco, Mykonos, Santorini e le isole con più di 3.100 abitanti, l’importo salirà a 800.000 euro, mentre in altre regioni sarà di almeno 400.000 euro. “Stiamo adottando misure equilibrate per il programma ‘visto d’oro’, che tengono conto delle esigenze abitative delle famiglie, senza dimenticare la necessità di attrarre investimenti nel Paese”, ha dichiarato il ministro delle Finanze Kostis Hatzidakis. “Queste misure fanno parte della politica abitativa del governo, che mira, in collaborazione con il settore privato, a garantire alloggi di qualità e a prezzi accessibili a tutti i cittadini, tenendo conto della necessità di perseguire gli investimenti in condizioni più equilibrate”, ha aggiunto.
Secondo i dati della Banca centrale, gli affitti sono aumentati del 20% da quando il Paese è ufficialmente uscito da una crisi economica decennale nel 2018, riducendo il potere d’acquisto delle famiglie. Gli investitori devono ora acquistare una proprietà di almeno 120 metri quadri, mentre per gli edifici industriali convertiti a uso residenziale l’investimento minimo richiesto è di 250.000 euro, come per gli investimenti in un edificio storico.(AGI)
RED