Assunta Adelaide Luigia Saltarini Modotti, conosciuta come Tina Modotti (Udine, 17 agosto 1896 – Città del Messico, 5 gennaio 1942), è stata una fotografa, attivista e attrice italiana.
È considerata una delle più grandi fotografe dell’inizio del XX secolo, nonché una figura importante e controversa del comunismo e della fotografia mondiale.
Tina Modotti è una delle poche donne dell’epoca apprezzata per una capacità in un’attività in cui fino ad allora si erano contraddistinti soprattutto uomini: fotografia e fotoreportage. La sua esperienza nel campo fotografico subisce un’impennata dopo la frequentazione del fotografo Edward Weston, da cui apprende le basi della fotografia. La Modotti utilizza la fotografia «come strumento di indagine e denuncia sociale». Le sue foto sono esteticamente equilibrate, con una spiccata prevalenza di un’ideologia ben definita: «esaltazione dei simboli del lavoro, del popolo e del suo riscatto (mani di operai, manifestazioni politiche e sindacali, falce e martello,)». Nei reportage, in quella che altri fotografi definirono “fotografia di strada”, la Modotti aveva idee ben precise. Infatti, non cercò mai effetti “speciali”. A suo avviso la fotografia, lungi dall’essere “artistica”, doveva denunciare “senza trucchi” la realtà nuda e cruda in cui gli “effetti” e le “manipolazioni” dovevano essere banditi.