Governo: Calenda, il nulla. Ma basta sconcezze mediatiche

Roma, 10 ago. (askanews) - "Se gli italiani voteranno per me il primo obiettivo sarà cercare di tenere con la coalizione più riformista possibile Mario Draghi a Palazzo Chigi". Lo ha detto il segretario di Azione Carlo Calenda intervistato ad Omnibus su La7. "Sappiamo che Draghi è la persona più brava che c'è" ha sottolineato. "Io - ha anche detto - non semino zizzania, racconto le cose come sono avvenute con totale candore", "non sono brusco ma netto. "Letta ha fatto il patto con Fratoianni-Bonelli ed ha fatto una scelta legittima: quello che Letta non può dire è che non sapesse, ha fatto una scelta totalmente consapevole" ha aggiunto. "Enrico non ti ho mai attaccato sul profilo personale, non ho mai detto sei un leader irresoluto, Letta viene da una scuola politica del 'tutti dentro' ma io no, stimo Letta, spero che il Pd vada bene, stimo Emma Bonino e spero che +Europa vada bene". Per quanto riguarda i contatti con Matteo Renzi, Calenda dice che "non è fissato un incontro oggi, ma ci sentiamo, stanno lavorando gli staff", "stiamo lavorando su una lista unica con una chiara indicazione sulla leadership. Qual è? Non lo dico prima che sia chiuso l'accordo. Mara Carfagna? Avrebbe le capacità, ma lo vedremo... Abbiamo raggiunto su questi punti l'accordo, ci sono tutte le premesse per chiudere ma il diavolo si sa si nasconde nei dettagli".


Roma, 23 ott. – Carlo Calenda liquida come “il nulla” l’operato del governo, “a parte la posizione sull’Ucraina, la chiusura del Superbonus e la prima legge di Bilancio, quella fatta sulla scorta di Draghi. Intervistato dal Corriere della Sera, il leader di Azione annota che “la verità è che noi rischiamo di attraversare un momento molto duro e di farlo con un esecutivo che si è dimostrato veramente del tutto inadeguato: l’Italia non è in sicurezza”.
Quanto invece al caso Giambruno, Calenda dice che “la vicenda dei fuorionda, che sono al limite dell’etica professionale, è una sconcezza. Del resto – rivendica – non mi è mai piaciuta la pubblicazione dei fuorionda e questi senza dubbio danneggiano l’immagine della presidente del Consiglio”. Calenda si dice anche “contrario alle foto apparse sui media di Giambruno con la figlia. C’è una bambina di mezzo, basta”.