Governo al lavoro sulla manovra estiva: previsti interventi per 25 miliardi

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Inizia oggi un’altra settimana importante nell’agenda del governo Conte che, dopo l’accordo europeo sul Recovery Fund, dovrà ottenere l’autorizzazione dal Parlamento per un nuovo scostamento di bilancio necessario a programmare e varare la cosiddetta manovra estiva.

Stando a quanto filtra da fonti vicine all’esecutivo, gli interventi previsti nel nuovo provvedimento, dovrebbero toccare quota 25 miliardi. Cifra leggermente superiore a quella paventata in precedenza, soprattutto per la necessità di accogliere le istanze dei partiti di maggioranza, nel tentativo di ricompattare il fronte governativo, che per l’intenzione di un confronto aperto con le proposte delle opposizioni. Intenzione, questa, determinata soprattutto dalla necessità di ottenere un ampio mandato parlamentare sullo scostamento di bilancio. Il voto di senatori e deputati, infatti, è previsto per mercoledì 29 luglio.

Ma vediamo, quindi, quali potrebbero essere i principali interventi contenuti nella manovra estiva, che dovrebbe essere varata dall’esecutivo nella prima settimana di agosto:

 

 LAVORO

Un pacchetto da 10 miliardi per garantire il rifinanziamento della Cassa Integrazione e della Naspi, gli incentivi alle imprese per le assunzioni, la proroga del blocco dei licenziamenti e il prolungamento – nel settore privato – del lavoro agile fino a fine anno.

Per quanto riguarda la cassa integrazione, che potrebbe essere estesa per altre 18 settimane, si punta a stabilire dei paletti. Prerequisito per accedervi è aver esaurito le precedenti 18 settimane. Due le soluzioni allo studio del governo per operare una cernita:

1) Permettere l’accesso soltanto alle aziende che hanno registrato un calo del fatturato maggiore o uguale al 20%

2) Permettere l’accesso, per le prime nove settimane, a tutte le aziende e selezionare, poi, quelle che potranno usufuire delle altre nove.

Infine, le imprese che non hanno registrato calo del fatturato, potranno comunque accedervi pagando un contributo del 10-15%. Prevista, inoltre, la proroga dell’indennità di disoccupazione (Naspi) e il potenziamento del Fondo nuove competenze che, nelle intenzioni dell’esecutivo, dovrebbe adoperato anche per i lavoratori in transito occupazionale.

Gli aiuti alle imprese dovrebbero concretizzarsi in sgravi fiscali per assunzioni e trasformazioni a tempo indeterminato, decontribuzione al 100 per chi rinuncerà alla CIG è farà rientrare i propri dipendenti e nel rafforzamento del Fondo Centrale di Garanzia per i prestiti alle PMI.

 

 

FISCO

L’intenzione è quella di rivedere il calendario delle scadenze fiscali rinviate a settembre dai precedenti decreti e di operare, ove possibile, rimodulazioni e alleggerimenti delle imposte. L’idea è quella di prevedere, nella migliore delle ipotesi, una rateizzazione pluriennale. Una scelta che, probabilmente, arriva dopo le vibranti proteste per il mancato rinvio delle scadenze previste per il 20 luglio. A tal proposito sarebbe allo studio la sospensione delle sanzioni per coloro i quali, sette giorni or sono, non hanno onorato queste scadenze.

 

RISORSE PER GLI ENTRI LOCALI

Alle regioni dovrebbero andare un totale di 2,8 miliardi per compensare le minori entrare registrate negli ultimi mesi. Fondi anche per i comuni che, qualora le ipotesi fossero confermate, riceverebbero 2 miliardi (di cui 500 milioni per le Città Metropolitane). Nello stanziamento per i comuni sarà previsto anche l’indennizzo per i mancati incassi della tassa di soggiorno.

 

SCUOLA

Per finanziare, ulteriormente, la difficile ripartenza delle scuole, che tanto ha fatto discutere in questi giorni, previsto lo stanziamento di  1 miliardo.

 

TURISMO

Al vaglio del governo, infine, anche un pacchetto destinato a sostenere e rilanciare il turismo e le attività ad esso connesse. Tra gli interventi che potrebbero rientrarvi anche l’estenzione dell’ecobonus alle strutture alberghiere.