Google ha annunciato il lancio di una nuova versione della sua applicazione generativa di intelligenza artificiale (IA) per smartphone Bard, ribattezzata Gemini, e della sua interfaccia fino a oggi più avanzata, Ultra 1.0. La nuova applicazione, che sarà scaricabile su Android e utilizzabile dall’applicazione Google su iOS (Apple), “è un primo passo importante nella progettazione di un vero assistente IA”, ha dichiarato il gruppo in un comunicato.
Google cita l’esempio di un automobilista che scatta una foto della sua gomma sgonfia e chiede a Gemini istruzioni su come cambiarla, o di un utente che usa l’applicazione per generare una didascalia per una foto appena scattata.
Molte delle funzioni dell’assistente vocale di Google saranno disponibili tramite l’applicazione Gemini, tra cui effettuare chiamate e controllare i dispositivi collegati. Gemini è disponibile da oggi negli Stati Uniti e sarà utilizzabile dalla prossima settimana “in più Paesi”, in inglese, giapponese e coreano.
Un portavoce di Google ha dichiarato che l’applicazione non è ancora disponibile per il download in Europa. Gli Stati membri dell’Unione hanno appena approvato una nuova legislazione per regolamentare l’IA, la prima al mondo di questo tipo.
Intanto Gemini Advanced, società controllata da Alphabet, ha presentato un pacchetto a pagamento che dà accesso a Ultra 1.0, una versione più avanzata del suo modello linguistico (LLM), il programma che consente agli utenti di generare contenuti su richiesta nel linguaggio quotidiano. Inoltre, su richiesta, consente agli utenti di codificare in linguaggio semplice. Gemini Advanced è disponibile in 150 Paesi, con un abbonamento di 19,99 dollari al mese negli Stati Uniti.
Incorporerà la funzionalità Duet AI, che già consente di utilizzare l’intelligenza artificiale generativa per scrivere o riscrivere e-mail, documenti, lucidi o fogli di calcolo.
Rendendo possibile l’utilizzo dell’IA generativa per i suoi software di utilità, come Gmail, Google Docs o Google Meet, il gruppo di Mountain View si posiziona rispetto all’offerta di Microsoft, il suo principale concorrente in materia di IA. (AGI)