AGI – General Motors e Ford hanno riportato profitti inferiori a causa della crisi globale dei semiconduttori che ha intaccato le vendite, spingendo entrambi i colossi automobilistici statunitensi ad avvertire che le carenze continueranno a persistere nel 2022. Ma le azioni si sono mosse in direzioni opposte, con Ford che ha raccolto commenti più ottimisti sull’attuale disponibilità di chip, mentre il titolo di GM è crollato.
Quest’ultima casa automobilistica di Detroit ha subito un calo significativo delle vendite nei suoi mercati, inclusi Stati Uniti e Cina, a causa dell’esaurimento delle scorteper la carenza di chip che ha costretto gli stabilimenti a sospendere la produzione.
“Il trimestre è stato impegnativo a causa delle continue pressioni sui semiconduttori”, ha dichiarato il capo di GM Mary Barra in una lettera agli azionisti. Ford ha anche registrato profitti inferiori, ma i ricavi sono diminuiti in modo più modesto e la società ha indicato un miglioramento “significativo” della disponibilità dei semiconduttori nell’ultimo trimestre.
La disponibilità di chip “è notevolmente migliorata” rispetto al trimestre precedente, anche se l’offerta “rimane una sfida”, ha affermato Ford nel comunicato sugli utili. “Vediamo che continuerà fino al 2022”, ha detto il Chief Financial Officer di Ford John Lawler in una teleconferenza di analisti, aggiungendo che il problema potrebbe persistere fino al 2023.
Cala la produzione auto in Gran Bretagna
Anche la produzione automobilistica del Regno Unito continua a diminuire, scendendo del 41,5% su base annua a settembre, il livello più basso per quel mese dal 1982, con la carenza di semiconduttori e la pressione globale sul settore. Durante il mese di settembre, 67.169 unità hanno lasciato le fabbriche nel Regno Unito, una cifra in calo per il terzo mese consecutivo, ha dichiarato l’associazione di settore SMMT in una nota.
Le aziende del settore “continuano ad essere ostacolate dalle interruzioni della produzione causate dall’attuale carenza di semiconduttori” che finora è costata alle aziende 2,4 miliardi di sterline, stima SMMT.
La capacità produttiva è stata influenzata anche dalla chiusura a luglio dello stabilimento Honda nel Regno Unito a Swindon, nel sud dell’Inghilterra, a ovest di Londra. Dall’inizio dell’anno, tuttavia, la produzione è risultata leggermente in crescita, del 3,8%, rispetto allo scorso anno, con 656.776 vetture in uscita dagli stabilimenti.
La situazione è migliore sui veicoli elettrici a batteria e ibridi, “che ora rappresentano quasi un terzo di tutti i veicoli prodotti nel paese, un record”, secondo l’SMMT. Il settore ha cosi’ accolto “la conferma nella finanziaria presentata ieri” dal ministro delle Finanze Rishi Sunak “di un finanziamento per la transizione nel settore pari a 817 milioni di sterline e una riduzione dell’imposta societaria per le energie rinnovabili”.
Source: agi