Gli ostaggi della sinagoga del Texas sono liberi, ucciso il sequestratore


AGI – Sono tutte sane e salve le quattro persone tenute in ostaggio per 11 ore da un uomo nella sinagoga di Colleyville, in Texas: sono state liberate dalle forze dell’ordine che hanno fatto irruzione nel tempio con un blitz. Il sequestratore, che chiedeva la scarcerazione di una ex scienziata pakistana, Aafia Siddiqui– ‘Lady al-Qaeda’ come è meglio nota, condannata nel 2010 da un tribunale di New York a 86 anni di prigione per tentato omicidio di ufficiali americani in Afghanistan- è morto. La polizia lo ha identificato ma non ha ancora reso noto il nome e non è neppure chiaro perché abbia scelto la Congregazione Beth Israel per la sua azione.

Il presidente Joe Biden, che ha elogiato e ringraziato le forze dell’ordine, ha messo in guardia dai pericoli dell’antisemitismo e dall’aumento dell’estremismo; e l’accaduto ha rilanciato l’allarme nelle organizzazioni ebraiche negli Stati Uniti, ma anche nel governo israeliano. L’Anti-Defamation League, un’organizzazione con sede in Usa che combatte l’antisemitismo, ha chiesto vigilanza per proteggere le sinagoghe e le istituzioni ebraiche.

E’ stato il governatore Greg Abbott ad annunciare la soluzione del dramma: “Le nostre preghiere sono state esaudite”. Poco prima i giornalisti sul posto, dove si erano raccolti circa 200 tra uomini delle forze dell’ordine e le ‘teste di cuoio’, avevano riferito di una forte esplosione e di spari; un ostaggio era stato rilasciato qualche ora prima.

Durante il live streaming trasmesso dalla sinagoga per la funzione mattutina, si era sentito un uomo parlare a voce molto alta e gridare minacce di morte e insulti oltrechè chiedere di chiamare sua sorella; ma il contesto di quanto stesse accadendo non era chiaro nè il video mostrava quanto stesse accadendo all’interno della sinagoga.

Il rabbino della sinagoga è Charlie Cytron-Walker, un uomo sposato e padre di due figli che ha assunto l’incarico nel 2006 e noto per avvicinare e le fedi. “Ha riunito gruppi cristiani e musulmani, non si scaglia contro le altre fedi, è l’esatto opposto”, ha raccontato Giovanni Capriglione, uno degli eletti nello Stato.

Ex scienziata pakistana, Siddiqui è stata condannata da un tribunale di New York nel 2010 a 86 anni di carcere per tentato omicidio di funzionari statunitensi in Afghanistan. La sua vicenda ha sempre suscitato irritazione in Pakistan

Source: agi