(AGI) – Roma, 14 ago. – “Bizzarro definirmi un castigamatti dei pm”. Lo dice in una intervista al Corriere della Sera, il ministro della Giustizia Carlo Nordio. “Le mie ispezioni straordinarie si contano sulle dita di una mano – spiega – O paco più. È vero invece che ho annunciato ispezioni nei casi di fughe di notizie e di diffusioni di intercettazioni riservate, che per fortuna in questi mesi sono diminuite. Forse anche per effetto di questa deterrenza che evidentemente funziona. Pensare però che un ministro che per 40 anni è stato un pm diventi un ‘castigamatti’ dei suoi colleghi è quantomeno bizzarro”. Con la Premier, sottolinea Nordio “siamo in sintonia perfetta, ci sentiamo regolarmente” e le voci di dimissioni “sono il riflesso pavloviano di chi teme le riforme che stiamo elaborando. Non si illudano. Le riforme le faremo, come da cronoprogramma”. E riferendosi al doppio suicidio nel carcere delle Vallette, Nordio ha detto che “per quanto ho potuto capire era stato fatto tutto il dovuto. Ma la prevenzione di un suicidio è praticamente impossibile”. Ma aggiunge, “va detto, però, che la nostra situazione carceraria è la sedimentazione di decenni di disinteresse, per non dire di errori, trascuratezze ed economie esasperate”. Rispondendo a chi lo accusa di aver bloccato l’edilizia carceraria, il ministro afferma: “Se avessi la bacchetta magica e i soldi a sufficienza costruirei subito almeno una cinquantina di carceri modello. Ma la costruzione è impresa ardua: nessuno le vuole vicino casa. È più facile assumere duemila agenti penitenziari e usufruire di spazi esistenti piuttosto che aspettare 10 anni per vederne nascere uno nuovo. Il monitoraggio delle caserme è già iniziato”. (AGI)
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