Giustizia: Finocchiaro, resta problema tempi e scarse risorse


“Oggi presentiamo ‘L’Italia e il valore della reputazione: la giustizia civile cinque anni dopo’, l’aggiornamento del progetto avviato nel 2016 da italiadecide in collaborazione con Intesa Sanpaolo. Il ragionamento che da anni stiamo compiendo parte dalla consapevolezza che dalla reputazione del Paese in determinati settori chiave deriva la nostra capacità di attrarre e trattenere le risorse, i talenti, gli investimenti indispensabili ad una crescita sostenibile nel tempo”. Così la presidente di Italiadecide Anna Finocchiaro alla presentazione della ricerca ‘L’Italia e il valore della reputazione: la giustizia civile cinque anni dopo’, in sala Koch a Palazzo Madama. “La giustizia civile è stata l’oggetto delle prima ricerca per la sua rilevanza di servizio pubblico determinante anche per la crescita dell’economia e la competitività delle imprese, e il suo funzionamento mostra negli ultimi anni un miglioramento costante delle sue performance in termini di efficienza dei tribunali, dove l’Italia si colloca tra i paesi con i risultati migliori – ha spiegato -. Ma resta assai ampio il divario nei tempi di risoluzione delle cause in ragione dell’enorme arretrato accumulato in passato, cui è corrisposta una riduzione delle risorse destinate alla giustizia civile e in particolare alla drastica contrazione di personale amministrativo. Registriamo che la performance dei tribunali in termini di efficienza non è determinata dalla collocazione geografica. Anzi, è stato il costante miglioramento delle performance degli Uffici del centro-sud a determinare il progresso del sistema a livello nazionale. La ricerca ci dice che il fattore che incide di più sui miglioramenti è l’adozione o meno di modelli organizzativi e gestionali di lavoro interni ai tribunali, e il periodo della pandemia ha stimolato la cooperazioni dei diversi attori protagonisti, economici, sociali e culturali del sistema a livello territoriale. Ora è necessario incrementare le azioni e le risorse previste dal Pnrr su modalità condivise di coordinamento e partecipazione dei diversi Uffici e sulle parti più deboli e arretrate del sistema. Come sarà utile stimolare nel sistema della giustizia civile una crescente disponibilità e investimento nella cultura della misurazione, della valutazione e del riconoscimento delle performance per i cittadini e gli operatori economici. Sarà decisivo, per proseguire nel trend positivo, valorizzare le pratiche e le esperienze di collaborazione con gli attori operanti sul territorio (associazioni imprenditoriali, sindacali e professionali, avvocati, università, enti locali, strutture sanitarie, organizzazioni sociali e comunità territoriali, ecc.) per condividere la valutazione di interventi organizzativi finalizzati ad accrescere l’efficienza e l’efficacia del sistema giudiziario”. (AGI)
COM/FED