“Tra la posizione della difesa di ufficio e quella fiduciaria si è privilegiata la difesa più forte, quella fiduciaria, e quindi credo che noi faremo altre astensioni, opporremo questioni di legittimità costituzionale ma noi non ci fermeremo. Noi ci saremo”. Così il presidente dell’Unione delle Camere Penali Italiane, Francesco Petrelli, in occasione dell’Inaugurazione dell’Anno Giudiziario dei penalisti italiani 2024.
“Non abbiamo difficoltà a dire sì alle iniziative legislative che incontrano il favore della nostra visione del processo e della giustizia penale – ha spiegato Petrelli – abbiamo detto e continueremo a dire no a quelle che sono iniziative che entrano in lotta di collisione con la nostra visione della giustizia penale. Questo non solo non significa l’interruzione di un dialogo ma al contrario, perché noi riteniamo che un dialogo serio nasca da un confronto che si leale nel quale le parti contrapposte dicano la verità su quello che pensano dell’oggetto del contendere”.
“Noi non ci fermeremo fino a quando non avremo ottenuto quello che riteniamo giusto ottenere – ha concluso Petrelli – perché la questione non riguarda gli avvocati, non riguarda i difensori ma è una questione di giustizia sostanziale che riguarda tutti i cittadini”. (AGI)
TPA