“Questo Natale, come di consueto, saranno presenti nella Basilica di San Pietro, per la Messa nella Notte, ospiti di alcune delle altre Chiese e Comunioni cristiane presenti a Roma. Alcuni di questi ospiti ecumenici sono stati invitati ad essere tra coloro che attraverseranno la soglia della Porta Santa dopo il Santo Padre. Questo invito è un gesto di ospitalità, che invita a condividere la gioia della Chiesa cattolica all’apertura del Giubileo. Non deve essere interpretato come un tentativo di associarli ad elementi del Giubileo, come l’indulgenza giubilare, che non sono in linea con le prassi delle loro rispettive comunità”. Lo sottolinea in una nota il Dicastero per la Promozione dell’Unità dei Cristiani.
“Il loro passaggio attraverso la Porta Santa è un segno visibile della fede che tutti i cristiani condividono in Gesù Cristo, il Verbo fatto carne – la fede che professiamo nel Credo Niceno – e della nostra comune fede che lo stesso Gesù è la Porta attraverso la quale entriamo alla vita”, prosegue la nota, “Sottolineare in questo modo ciò che è condiviso da tutti i cristiani, piuttosto che le cose che li dividono, è una risposta alla chiamata giubilare a essere pellegrini della speranza che non delude, manifestando la nostra comunione reale anche se incompleta, e cercando di essere per il mondo lievito di genuina speranza, annuncio di cieli nuovi e terra nuova (cfr 2Pt 3,13), dove abitare nella giustizia e nella concordia tra i popoli, protesi verso il compimento della promessa del Signore”.(AGI)