Giornata Ambiente: WWF, danni plastica quasi irreversibili


C’è un solo materiale prodotto dall’uomo che possiamo trovare ovunque nel mondo: nei suoli, nei fiumi, nell’aria, nel cibo. Se da un lato la plastica porta benefici all’umanità, dall’altro, il suo impatto su ogni essere vivente e habitat è sempre più devastante. I danni per specie e salute umana sono (quasi) irreversibili. Lo denuncia il WWF che in occasione della Giornata mondiale dell’ambiente pubblica il nuovo rapporto dal titolo “Plastica: dalla natura alle persone. È ora di agire” e chiede al governo di andare oltre il riciclo dei soli imballaggi e di estendere la raccolta differenziata a tutti i prodotti in plastica di largo consumo allo scopo di far crescere l’economia circolare come valore condiviso. Come si legge nella nota del WWF, la plastica deve essere gestita in maniera più efficace ed efficiente, coordinata e integrata, coinvolgendo tutti gli attori (dalle istituzioni, alle aziende, fino alle persone e alle città in cui vivono) e agendo in tutte le fasi – dalla sua produzione, al suo impiego e fino allo smaltimento.
Il rapporto conferma che l’Italia è tra i peggiori Paesi inquinatori del Mediterraneo, contribuendo all’inquinamento soprattutto in qualità di secondo più grande produttore di rifiuti plastici in Europa. C’è un solo materiale prodotto dall’uomo che possiamo trovare ovunque nel mondo: nei suoli, nei fiumi, nell’aria, nel cibo. Se da un lato la plastica porta benefici all’umanità, dall’altro, il suo impatto su ogni essere vivente e habitat è sempre più devastante. I danni per specie e salute umana sono (quasi) irreversibili. Lo denuncia il WWF che in occasione della Giornata mondiale dell’ambiente pubblica il nuovo rapporto dal titolo “Plastica: dalla natura alle persone. È ora di agire” e chiede al governo di andare oltre il riciclo dei soli imballaggi e di estendere la raccolta differenziata a tutti i prodotti in plastica di largo consumo allo scopo di far crescere l’economia circolare come valore condiviso. Come si legge nella nota del WWF, la plastica deve essere gestita in maniera più efficace ed efficiente, coordinata e integrata, coinvolgendo tutti gli attori (dalle istituzioni, alle aziende, fino alle persone e alle città in cui vivono) e agendo in tutte le fasi – dalla sua produzione, al suo impiego e fino allo smaltimento.  Il rapporto conferma che l’Italia è tra i peggiori Paesi inquinatori del Mediterraneo, contribuendo all’inquinamento soprattutto in qualità di secondo più grande produttore di rifiuti plastici in Europa. Per il WWF non è più sostenibile attuare un piano di riciclo limitato agli imballaggi e chiede al governo di estendere la raccolta differenziata a tutti i prodotti in plastica di largo consumo affinché si trasformino in nuovi oggetti, facendo crescere l’economia circolare come valore condiviso.