Giordania: urne aperte per elezioni, oltre 5 milioni al voto


Sono 5.115.219 gli elettori giordani chiamati alle urne per le elezioni parlamentari nel regno mediorientale in piena zona di conflitto, per la prima volta sotto il nuovo sistema elettorale voluto dal re Abdallah II. I seggi sono stati aperti alle 7 locali; il 52,6% degli elettori sono donne. La Commissione elettorale indipendente dalla Giordania ha già fatto sapere che “il turno di votazioni non sarà prolungato, in conformità alla nuova legge elettorale”, e che i seggi elettorali chiuderanno all’ora stabilita: le 19:00 ora locale e subito avrà inizio il processo di conteggio dei voti. La commissione ha anche annunciato di aver reso disponibile una piattaforma elettronica per monitorare i risultati delle elezioni: tutti i giordani potranno seguire il processo di conteggio attraverso una diretta per motivi di “trasparenza”. I risultati preliminari dovrebbero essere disponibili stasera, mentre quelli finali saranno annunciati 48 ore dopo la chiusura delle urne, secondo il presidente del consiglio dei commissari della Commissione elettorale indipendente giordana, Musa al Maytah. Si sono presentati 36 partiti politici e 937 candidati che si contenderanno i 97 seggi assegnati a 18 circoscrizioni locali su 172 liste, mentre per i 41 seggi assegnati alla circoscrizione elettorale nazionale concorreranno 686 candidati provenienti da 25 liste. Tra loro si sfideranno anche cristiani, ceceni e circassi – minoranze nel Paese – a cui è assegnata una quota in Parlamento, pari a 10 seggi. Allo stesso modo, la nuova legge elettorale assegna 18 seggi alle donne, 3 in più rispetto ai 15 che avevano in precedenza, secondo il sistema delle “quote”; i partiti sono tenuti ad assegnare almeno due seggi alle donne tra i primi sei nomi delle loro liste. Con questi cambiamenti, il governo giordano cerca una maggiore partecipazione, dato che nelle ultime elezioni tenutesi nel 2020 la partecipazione era solo del 29,9%. (AGI)