Giochi Mediterraneo:appaltati impianti sportivi per oltre 80 mln


Le imprese Seli Costruzioni Generali di Monza (una srl) e Ferraro di Roma (una spa) si aggiudicano due opere importanti dei Giochi del Mediterraneo in programma a Taranto nell’estate 2026. L’esito è stato ufficializzato oggi dal commissario di Governo per i Giochi, Massimo Ferrarese. Si tratta della ristrutturazione dello stadio di calcio Iacovone e della costruzione del PalaRicciardi, impianto polivalente, entrambi a Taranto. Dopo l’assegnazione della costruzione dello stadio del nuoto (due piscine olimpioniche da 50 metri ciascuna) a Taranto, andata sempre alla Ferraro di Roma nelle scorse settimane, si può dire che, con la regia del commissario Ferrarese, comincia a definirsi il quadro delle grandi opere per l’evento sportivo internazionale che tra due anni richiamerà a Taranto (ma anche nella provincia, nonché a Brindisi e Lecce) circa 4.500 atleti provenienti dai Paesi che si affacciano sul Mar Mediterraneo). Gli importi globali lordi prevedono 59 milioni e 750mila euro per lo Iacovone (di cui 28 milioni finanziati col primo masterplan e 31 milioni e 750mila euro col secondo, finanziati da due decreti interministeriali ad aprile e agosto scorsi) e 23 milioni e 800mila euro per il PalaRicciardi (anche in questo caso divisi tra primo e secondo masterplan dei Giochi, rispettivamente 12 milioni e 11 milioni e 800mila). È invece di 41 milioni l’importo lordo totale dello stadio del nuoto, diviso in 36 milioni e 900mila nel primo masterplan e 4 milioni nel secondo. Come grandi opere dei Giochi restano ora da appaltare il centro degli sport nautici a Taranto e lo stadio di Lecce, quest’ultimo in due lotti, ristrutturazione e copertura per 36 milioni e 300mila complessivi. Su mandato del commissario, le opere appena assegnate sono state lanciate da Sport e Salute (la società pubblica che ha redatto anche le progettazioni) con un bando unico di gara diviso in due lotti, uno per ciascun intervento. La gara ha previsto il criterio dell’offerta economicamente vantaggiosa e stabilito, inoltre, che nel caso in cui una stessa impresa si fosse aggiudicata entrambi i lotti, ad uno dei due, a sua scelta, avrebbe dovuto rinunciare e quest’ultimo sarebbe stata assegnata alla seconda classificata. Seli di Monza – che ha partecipato con il consorzio ITM di Salerno – ha vinto con un ribasso del 25 per cento per lo stadio, mentre Ferraro col 19,33 per cento, lo stesso ribasso offerto per lo stadio del nuoto. Alla gara chiusasi il 2 ottobre hanno partecipato Consorzio ITM Salerno, Matarrese spa Bari, CN Costruzioni Generali spa Modugno (Bari), Ferraro spa Roma, Consorzio Stabile Build scarl. Roma e Consorzio Stabile Artemide Roma. I cantieri partiranno entro gennaio per concludersi alle soglie dell’estate 2026. (AGI)