“Qui sono stati investiti 275 milioni per la realizzazione delle opere e poi ci sarà da organizzare i Giochi, altri 35-40 milioni che al 90 per cento saranno spesi a Taranto per le imprese, per il turismo e la logistica. Dobbiamo quindi stare affianco per lavorare insieme e cercare di raggiungere l’obiettivo”. Lo ha detto il commissario di Governo per i Giochi del Mediterraneo, Massimo Ferrarese, nell’incontro di questa mattina con Confindustria Taranto. I Giochi sono l’evento sportivo internazionale in programma nell’estate del 2026 con 26 Paesi mediterranei partecipanti e circa 4.500 atleti attesi. Il Governo sinora ha stanziato 300 milioni, di cui 275 per gli impianti e 25 per l’organizzazione.
“L’obiettivo – ha detto Ferrarese – non lo raggiunge solo il commissario, la struttura o il comitato. L’obiettivo lo raggiunge la città, il territorio, i cittadini. Gli imprenditori sono una parte importante in tutto questo. Io sarò al loro fianco, sono convinto che loro saranno al nostro fianco per realizzare quello che abbiamo bisogno. Gli obiettivi per il 2024 sono stati centrati tutti. Sono soddisfatto di questo ma non perché l’ha detto il presidente del comitato internazionale. Era il nostro obiettivo. Ce lo siamo posti. Abbiamo lavorato anche in estate per realizzare questo. Abbiamo appaltato, sono partiti i lavori più importanti, ultimo il PalaRicciardi. Stanno partendo tutti i cantieri in tutti i comuni, 21 comuni e 40 opere. È la manifestazione più importante del Sud Italia. Taranto, città capitale dei Giochi, utilizzerà questi impianti. È un treno che passa una volta. Non passerà mai più. In nessuna città d’Italia vengono investiti nell’impiantistica sportiva tutti questi fondi”. Per Salvatore Toma, presidente di Confindustria Taranto, “è giusto fate il punto della situazione sia per la costruzione dei cantieri ma anche per la ricettività. Fra un anno e mezzo avremo bisogno che ci sia una ricettività all’altezza del compito. Come Confindustria, quindi, guardiamo anche alla parte turistica e alla ricaduta sul territorio”. (AGI)