Giappone: ministro Esteri a Seul, prima volta in oltre sei anni

Roma, 9 apr. (askanews) - Il governatore della Banca del Giappone (BoJ) Kazuo Ueda ha dichiarato oggi che la banca centrale ridurrà ulteriormente lo stimolo monetario se il tasso di inflazione si avvicinerà al target del 2%. Lo riferisce l'agenzia di stampa Kyodo. Durante un'audizione parlamentare, Ueda ha spiegato la BoJ esaminerà i prossimi dati per confermare la forza della crescita salariale in linea con i risultati delle negoziazioni tra le parti sociali in primavera e per capire se i prezzi dei servizi aumenteranno per raggiungere un'inflazione stabile al 2%. "Se l'inflazione di base si muove gradualmente verso il 2 percento come ci aspettiamo, diventerà possibile ridurre il grado di allentamento monetario un po' di più," ha detto il capo della banca centrale. Ueda ha anche sostenuto che la politica monetaria della BOJ non è progettata per "controllare" i tassi di cambio, ma ha avvertito che una risposta politica non è esclusa se l'andamento dello yen dovesse renderla necessaria. Il passaggio della BoJ da anni di misure di allentamento monetario non convenzionali non è finora riuscito a invertire la debolezza dello valuta nipponica rispetto al dollaro statunitense. La banca centrale giapponese ha terminato la sua politica di tasso d'interesse negativo e il programma di tetto ai rendimenti nella riunione di politica monetaria di marzo, incoraggiata dai forti aumenti salariali che hanno avvicinato l'obiettivo di inflazione di base (cioè esclusi i fattori transitori) "stabile e sostenibile" del 2%. Attualmente questo dato è leggermente sotto il 2%, il che richiede - secondo Ueda - che le condizioni finanziarie rimangano "per il momento accomodanti". Ma, ha aggiunto Ueda, "se il ciclo positivo (di aumenti salariali e di prezzi) si rafforzerà più di quanto abbiamo visto, allora sarà possibile ridurre il grado di allentamento monetario a un ritmo più veloce". La BOJ attualmente prevede che i prezzi al consumo core, esclusi gli articoli alimentari freschi, aumenteranno del 2,4 percento nell'anno fiscale 2024 fino a marzo prossimo e poi del 1,8 percento nell'anno fiscale 2025.


Il ministro degli Esteri giapponese, Takeshi Iwaya, incontrerà oggi il suo omologo sudcoreano, Cho Tae-yul in una fase politica complessa, segnata dall’imminente arrivo di Donald Trump alla Casa Bianca e dalla grave crisi istituzionale attraversata da Seul, con il presidente Yoon Suk-yeol deposto e accusato di sedizione. Lo riferisce l’agenzia sudcoreana Yonhap, la quale sottolinea che si tratta della prima visita in oltre sei anni di un capo della diplomazia nipponica a Seul. I due alleati asiatici degli Stati Uniti hanno rapporti molto difficili a causa della memoria della brutale colonizzazione nipponica della penisola, dal 1910 al 1945.
Iwaya, riferiscono i media locali, incontrerà anche il presidente ad interim, Choi Sang-mok, e poi terrà una conferenza stampa congiunta con il collega. Il primo ministro giapponese, Shigeru Ishiba, aveva espresso “eccezionali e gravi preoccupazioni” dopo la rimozione di Yoon, che dovrebbe andare a processo martedì per aver dichiarato la legge marziale lo scorso 3 dicembre, per poi essere costretto a revocarla. Il presidente deposto era stato l’artefice di una politica di riavvicinamento al Giappone, anche nell’ottica di un contenimento congiunto di Pyongyang, che lo scorso 7 gennaio aveva annunciato il lancio di un nuovo “missile “missile ipersonico” destinato, secondo il leader nordcoreano Kim Jong Un, a scoraggiare “tutti i rivali”. (AGI)