Giappone: Ishiba nuovo premier lungo una strada piena di sfide


Shigeru Ishiba diventerà oggi primo ministro del Giappone dopo aver vinto la settimana scorsa una corsa serrata alla guida del Partito Liberal Democratico (PLD), al potere quasi ininterrottamente dal 1955.
Sarà quasi sicuramente eletto capo del governo da entrambe le camere del parlamento giapponese, dove il PLD ha una maggioranza schiacciante, e dovrebbe annunciare immediatamente la composizione del suo governo.
Secondo i media locali, l’ex segretario generale dell’esecutivo, Katsunobu Kato, diventerà ministro delle Finanze, mentre il generale Nakatani sarebbe responsabile della Difesa e a Takeshi Iwaya andrebbero gli Esteri.
Ishiba, un politico esperto che ha già ricoperto due incarichi ministeriali – Difesa e Agricoltura – aveva già tentato quattro volte di prendere le redini del PLD, senza successo.
La sua personalità divisiva è l’opposto di quella del suo predecessore Fumio Kishida. La vittoria di Ishiba “indica che l’LDP sta cercando un leader esperto con ampio sostegno elettorale per guidare il partito nelle prossime elezioni nazionali” del 27 ottobre, ha affermato Yuko Nakano del Centro per gli studi strategici e internazionali.
“Se la coalizione di governo vincesse un altro mandato, Ishiba avrebbe l’opportunità di rimodellare le dinamiche interne del partito e ripristinare la fiducia del pubblico, affrontando al tempo stesso le sfide più ampie del Giappone, inclusa la stagnazione economica e le preoccupazioni per la sicurezza regionale”. Tra una serie di sfide a livello economico e politico, nonché sulla scena internazionale, Ishiba dovrà confrontarsi in particolare con il rallentamento dei consumi delle famiglie giapponesi e la debolezza della crescita salariale, che costituiscono un freno alla crescita del paese.
Shigeru Ishiba sostiene la normalizzazione monetaria avviata quest’anno dalla Banca del Giappone, una posizione che ha fatto impennare lo yen venerdì e crollare la Borsa di Tokyo lunedì, nel timore di aumenti delle imposte sulle società.
Tra le sue priorità dovrebbe figurare anche la preoccupante questione del calo del tasso di natalità in Giappone, che ha la popolazione più anziana del mondo dopo Monaco. Dovrà anche affrontare la sfiducia degli elettori nei confronti del suo partito dopo una serie di scandali politici e finanziari che hanno minato la popolarità di Kishida.
Al di là dei confini giapponesi, il nuovo leader dovrà anche gestire le tensioni internazionali, mentre il suo predecessore si era impegnato a raddoppiare le spese per la difesa e a rafforzare i legami con gli Stati Uniti e altri Paesi inquieti per l’ascesa della Cina e l’atteggiamento di Russia e Corea del Nord.
Ishiba, che ha visitato Taiwan in agosto, è favorevole alla creazione di un’alleanza militare nella regione, basata sul modello della NATO e sul suo principio di difesa collettiva. “Sostituendo la Russia con la Cina e l’Ucraina con Taiwan, l’assenza di un sistema di autodifesa collettiva come quello della Nato in Asia significa che è probabile che scoppino guerre perché non esiste alcun obbligo di difesa reciproca”, ha affermato Ishiba. (AGI)