Gentiloni non vede un accordo su coronabond e Mes: “Nella Ue intesa possibile se ci concentriamo sugli obiettivi”


Paolo Gentiloni non crede a un accordo su coronabond e Mes ma è convinto che nella Ue un’intesa sia possibile se il confronto si concentrerà sugli obiettivi da raggiungere per superare la crisi economica generata dal coronavirus. “Abbiamo bisogno di un nuovo strumento di garanzia per la disoccupazione – ha detto il commissario agli Affari Economici intervistato a Circo Massimo su Radio Capital – di un piano per il sostegno alle imprese e abbiamo bisogno che la correzione del modello di sviluppo, il green deal, non venga dimenticato. Questi grandi obiettivi come li finanziamo? Credo che ci siano due o tre modalità: una è quella dell’emissione di bond, ma non genericamente per mutualizzare il debito, che non verrà mai accettata”.

Un’altra delle proposte di cui si discute è se e come utilizzare il fondo salva Stati Mes: “Il Mes – spiega Gentiloni – non è la Spectre, è uno strumento che è stato condiviso. La discussione che c’è oggi è se si può usare senza condizionalità. Qualcuno dice condizionalità più basse ma per un intervento molto limitato, fino al 2% del Pil di ciascun Paese. Alcuni paesi, tra cui l’Italia, considerano che non valga la pena sottoporsi a condizionalità per un obiettivo così limitato, altri dicono che senza condizionalità non è possibile attingere al Mes. Anche questa discussione andrà avanti. Sinceramente non sono molto ottimista sull’esito di questa discussione, per questo sposterei la discussione su come finanziamo i nostri obiettivi”.

Gentiloni ammette che in questa fase sia in gioco il destino stesso dell’Unione Europea, ma resta fiducioso sulla possibilità di trovare un’intesa. “Rischia di tramontare il progetto europeo, non solo quello della grande Europa federale. E’ chiaro che se la divergenza economica tra i Paesi europei, invece di ridursi di fronte a una crisi come questa, aumenta e la crisi diventa fattore di aumento delle differenze tra i vai Paesi europei, sarà molto difficile tenere insieme il progetto europeo. Ma io sono fiducioso che una via di condivisione alla fine si possa trovare e penso che bisogna farlo inevitabilmente in un dialogo con la Germania, senza il quale non riusciamo a trovare un compromesso. Credo che bisogna ancora scommettere sul fatto – conclude Gentiloni – che, alla fine, da parte della Germania, si arrivi a una comprensione della situazione nuova. Mi aspettavo questa divisione, ed è una visione antica che conosciamo a memoria”.

Sul tema dei coronabond da segnalare le parole del vicepresidente della Bce, Luis de Guindos: “L’emissione congiunta di bond – ha detto in una intervista radiofonica – è uno degli strumenti per combattere il coronavirus ma non è l’unico. né il più efficace”.

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Fonte: economia agi