Genova: Orlando, licenziamenti Moody spia di desertificazione


“‘È una città che muore questa!’ ha detto a gran voce uno dei lavoratori del Moody durante il dibattito organizzato stamattina dal Secolo XIX. I dipendenti di un locale storico del centro città genovese sono stati lasciati a casa dalla proprietà, nel disinteresse generale dell’amministrazione comunale e nell’assenza di quella regionale. Parliamo di 26 famiglie, ognuna con problematiche diverse. A loro va tutta la mia solidarietà, mi sono impegnato per fare tutto ciò che posso per aiutarle e impedire questi licenziamenti mascherati sotto forma di trasferimenti in altre città. Non sono mascherati, sono veri e propri licenziamenti, ed è una vergogna che le istituzioni locali non intervengano”. Lo scrive sui social il candidato del centrosinistra alla presidenza della Regione Liguria, Andrea Orlando.
“È l’ennesima spia di una desertificazione commerciale che sta colpendo – osserva Orlando – in maniera decisa le attività di Genova e della regione. Ci impegneremo noi a invertire questa tendenza, anche perché meno negozi non corrispondono soltanto a meno posti di lavoro, ma determinano anche una maggiore insicurezza dei centri storici e dei quartieri delle nostre città. A fianco dei lavoratori del Moody”. (AGI)