GB: Starmer a congresso laburista esclude politica di austerità


Il primo ministro britannico Keir Starmer, salito al potere a luglio ma già sotto pressione, ha promesso di proteggere i servizi pubblici “in ginocchio” dopo una cura di austerità sotto i conservatori. È la prima volta in 15 anni che il congresso si tiene con il partito al governo. Il vice primo ministro Angela Rayner ha aperto l’incontro, che dovrebbe attirare più di 20.000 partecipanti fino a mercoledì. “Il cambiamento ha inizio”, è lo slogan sul palco. “Il Labour sta già mantenendo le sue promesse”, ha detto Rayner.
Il Labour ha vinto le elezioni generali con un ampio margine all’inizio di luglio, dopo 14 anni di governo conservatore. Ma l’entusiasmo delle prime settimane sembra essere già evaporato. Il congresso si apre in un momento in cui polemiche e misure impopolari fanno notizia. Secondo un sondaggio Opinium pubblicato da The Observer, l’indice di popolarità di Keir Starmer è già crollato, con solo il 24% degli elettori che approva il suo operato. Le finanze pubbliche sono in uno stato “peggiore” di quanto si immaginasse e il bilancio, che sarà presentato alla fine di ottobre, sarà “doloroso”, ha avvertito il primo ministro nelle ultime settimane. Nel primo giorno del congresso di Liverpoolha rilasciato interviste a due giornali di sinistra, il Sunday Mirror e l’Observer. Ha promesso che il suo governo “non percorrerà la strada dell’austerità”. La politica di austerità dei conservatori “ha fatto danni enormi ai nostri servizi pubblici”, ha detto. Sono “in ginocchio” e “dobbiamo assicurarci che funzionino correttamente”.
Il servizio sanitario pubblico, il NHS, è stato particolarmente colpito e sta sprofondando nella crisi, con un accesso alle cure sempre più complicato. Pur affermando che non ci sarà alcun aumento delle tasse, Keir Starmer ha ribadito che bisogna aspettarsi decisioni “difficili”. “Non ci sono decisioni facili quando si devono trovare 22 miliardi di sterline”, ha dichiarato a The Observer. Il governo incolpa i governi conservatori che si sono succeduti per un “buco nero” di 22 miliardi di sterline nelle finanze pubbliche. (AGI)
ANT