Gb: i reali tra Bordeaux e Parigi, 40 domestici al loro servizio


Un protocollo di corte (tra i più complessi da seguire) applicato pedissequamente, una precisa ‘tabella di marcia’, tra un appuntamento istituzionale e l’altro, gli onori e le cerimonie nel segno della tradizione più antica. E poi le ‘mise’ di circostanza – tailleur sartoriali dai colori vivaci ma eleganti, con gli immancabili capellini incoronati dalla veletta – la curiosità spasmodica dei media e della gente accalcata sugli Champs Elysées, ‘attenzioni’ che solitamente caratterizzano solo i grandi eventi dell’anno.
Non è mancato nulla di tutto questo nelle prime ore della visita di Stato – a Parigi e poi a Bordeaux – dei sovrani britannici, Carlo III e Camilla. Una coppia che ama profondamente la Francia (Carlo vi si è recato in veste di principe già decine di volte, anche accompagnato da Camilla) che, a sua volta, ha ricambiato l’affetto riservando loro un’accoglienza ‘reale’, e tutti gli onori del caso.
“La visita di re Carlo III offre a Emmanuel Macron l’opportunità di indossare il ‘mantello di monarca’ repubblicano”, ha sottolineato il Figaro scrivendo che tutta la Francia, in queste ore, sta rivivendo i fasti e lo sfarzo che un tempo condivideva con Londra. Rinviata di sei mesi sulla scia delle violente proteste per la proposta di riformare le pensioni, la visita di Stato dei reali, secondo lo storico quotidiano francese di centro-destra, evidenzia “la particolare attenzione che Emmanuel Macron riserva all’eredità monarchica francese”. “La democrazia comporta sempre una forma di incompletezza”, aveva detto Macron nel 2015 lasciando intendere che quell’incompletezza fosse la mancanza della figura del re.

I bene informati sospettano che questa sera, nella sontuosa reggia di Versailles dove si tengono solo i ricevimenti di stato più importanti, “la Repubblica tenterà ancora una volta di impressionare i suoi ospiti con il suo passato regale”.
Intanto, dopo l’incontro bilaterale all’Eliseo, il sovrano britannico e il presidente francese Emmanuel Macron si sono offerti un piccolo ‘bagno di folla’ che, fortunatamente, non ha riservato brutte sorprese al leader francese (già contestato in pubblico in diverse occasioni). Hanno passeggiato insieme, sorridenti e con fare rilassato, e percorso fianco a fianco i pochi metri che separano il Palazzo dell’Eliseo dall’altrettanto monumentale sede dell’Ambasciata britannica a Parigi.
I media francesi non hanno dubbi: anche questa volta sarà rispettata la tradizione: come era solita fare Elisabetta II nelle sue visite ufficiali (ne fece cinque durante il suo lungo regno) anche Carlo III e Camilla dormiranno, questa sera, all’Hotel de Charost, al 39 rue du Faubourg-Saint-Honoré, nell’edificio settecentesco che dal 1814 ospita l’ambasciata inglese e la residenza del capo missione, oggi l’ambasciatrice Menna Rawlings. “Niente di sorprendente – commenta Figaro – perché questa è una vecchia tradizione dei Windsor, rispettata anche William e Kate quando sono venuti a Parigi nel 2017”.  Ad accompagnarli, secondo indiscrezioni della stampa, sarà un ‘piccolo’ seguito di circa “quaranta domestici” al loro servizio. Si prenderanno cura della coppia reale (immaginiamo non solo per le ‘faccende domestiche’) e saranno anche loro alloggiati nelle stanze dell’Ambasciata.

Venerdì la coppia reale si sposterà, come da programma, a una ventina di chilometri da Bordeaux: a Château Smith Haut Lafitte, edificio storico immerso in uno dei più rinomati vigneti per la produzione di ‘grand cru classé’ e biodinamico, dove peraltro la vendemmia è in ancora in pieno svolgimento.     Non è una tappa casuale per chi, come il sovrano inglese, da sempre è in prima fila per la sostenibilità e il rispetto dell’ambiente. Anche in questo caso – anticipa Le Figaro – “nulla è stato lasciato al caso”. A due giorni dall’arrivo dei reali, il personale è in affanno per preparare meticolosamente le sale, i prati, e le celebri cantine che Carlo non mancherà di visitare con Florence Cathiard, la proprietaria del vigneto e del castello. Secondo i bene informati Buckingham Palace ha già effettuato sei visite sul posto, per ragioni di protocollo e di sicurezza. Figaro, senza specificare le sue fonti, sostiene che anche per la trasferta ‘campestre’ delle teste coronate saranno mobilitate fino a 200 persone, tra agenti di polizia e gendarmi. Non sarà, insomma, un’innocua e rilassata ‘promenade’, almeno per gli addetti all’organizzazione e alla sicurezza. (AGI)
SUB