Egocentrico, irascibile, burbero e severo, c’era una cosa alla quale Winston Churchill non avrebbe mai rinunciato: la torta per il suo compleanno. E ne voleva ogni volta una diversa, che avesse per tema un elemento dei suoi interessi o successi. Anche quest’anno – in cui si celebra un compleanno particolare di uno degli uomini politici più i rilievo e più influenti del XX secolo – Churchill avrà la sua torta: in particolare la riproduzione di una delle sue preferite, scelta dalla casa museo di Chartwell, per commemorare i 150 anni dalla sua nascita.
La torta sarà esposta nella storica abitazione dell’ex premier britannico nel Kent. Katherine Carter, curatrice della casa-museo, ha spiegato alla Bbc che la torta è stata realizzata in omaggio alle quelle “che Winston preparava appositamente ogni anno” e che quest’anno il tema è lo Champagne.
Churchill visse nella proprietà per oltre quarant’anni, dal settembre 1922 fino a poco prima della sua morte, avvenuta il 24 gennaio 1965 a Londra. “Tutto in casa quest’anno è a tema Champagne, compresi interi alberi realizzati con bottiglie di Champagne”, ha spiegato Carter. Churchill era un grande amante dello Champagne in particolare del Pol Roger, uno dei più pregiati al mondo.
Nato a Blenheim il 30 novembre 1874, sir Winston Churchill, primo ministro britannico e incallito fumatore di sigari, vinse anche il Nobel per la Letteratura nel 1953 grazie alla sua monumentale ‘Storia della Seconda guerra mondiale’.
La sua importanza nella vittoria degli Alleati nella Seconda guerra mondiale ha cancellato dalla memoria collettiva capitoli molto meno gloriosi della sua carriera politica: su tutte la decisione, come cancelliere dello Scacchiere nel 1925, di riportare la sterlina al gold standard che causò una crisi di deflazione e disoccupazione nel Regno Unito. “È un personaggio complicato e interessante. La sua energia e i suoi risultati sono stati straordinari, motivo per cui molte persone lo trovano affascinante, nonostante la natura delle sue opinioni politiche e le controversie che lo circondavano”, ha detto all’agenzia Efe Nigel Steel, curatore dell’Imperial War Museum, che custodisce le cosiddette War Rooms, lo storico complesso sotterraneo che ospitò un centro di comando del governo britannico durante la Seconda guerra mondiale.
Secondo Steel, ciò che ha fatto la differenza nella leadership di Churchill, modello cui guardano molti politici contemporanei, è stata la sua convinzione e la fede che riuscì a trasmettere agli inglesi che “la vittoria era possibile, non in breve tempo ma a un certo punto sì, se ci avessero creduto veramente”. Fu nella lotta contro la Germania nazista che le qualità del primo ministro trovarono la loro migliore espressione. Dalle strutture la cui costruzione iniziò nel marzo 1938, quando l’allora capo del governo britannico Neville Chamberlain concluse che la guerra era inevitabile, Churchill guidò la difesa del Paese contro il Blitzkrieg nazista e il contrattacco del D-Day. (AGI)
ALL