“Ci impegneremo a proteggere e promuovere la pluralità delle identità culturali e delle espressioni culturali, delle tradizioni e delle lingue delle nostre nazioni, persone e comunità, comprese le popolazioni indigene” che “incarnano lo spirito delle nostre società e custodiscono conoscenza, storia, arte, scienza e filosofia che contribuiscono al progresso umano”. E’ quanto si legge in un passaggio della dichiarazione ministeriale elaborata al termine dei lavori del G7 della Cultura di Napoli. “Confermiamo la necessità di difendere la pluralità delle espressioni culturali contro ogni minaccia volta a cancellare, distorcere o emarginare il suo valore nella società contemporanea – si legge ancora nel documento – Adotteremo un approccio inclusivo alla protezione e alla promozione delle espressioni culturali e garantiremo che le diverse voci delle nostre comunità e dei nostri popoli, in particolare quelli emarginati, siano coinvolti nei processi di decisione sulle politiche. Ci impegniamo a garantire l’accesso universale alla cultura e alle attività culturali, con particolare attenzione ai giovani. Intendiamo preservare e rigenerare i nostri paesaggi e l’ambiente costruito in secoli di storia come bene comune, coinvolgendo le persone e le comunità, a beneficio delle generazioni future”. (AGI)
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