Furto banche dati: La Russa, chi ha commissionato dossieraggio?


“Ma non potevano chiamarmi se volevano sapere qualcosa? Tutti sanno che rispondo sempre! Non ho niente da nascondere, cosa hanno da spiare?”. Il presidente del Senato Ignazio La Russa in un colloquio con il Corriere della Sera commenta il caso di dossieraggio emerso in questi giorni. La Russa, che è stato una delle vittime di questo dossieraggio, si dice “stupito più che allarmato, dalle notizie di una azione di dossieraggio nei miei riguardi”, ma anche “disgustato dal fatto che ancora una volta i miei figli, Geronimo e Leonardo, debbano pagare la ‘colpa’ di chiamarsi La Russa se risulterà confermato che anche loro sono stati spiati”. “Ora l’unica cosa che mi premerebbe sapere è chi possa aver commissionato il dossieraggio contro la mia famiglia”. Quanto ad Enrico Pazzali, “Mai avrei immaginato che potesse fare una cosa del genere. Non sapevo nemmeno che avesse una società che si occupa di queste cose”.
Per il presidente del Senato è “gravissimo dal punto di vista istituzionale” che personaggi pubblici possano essere oggetto di spionaggio o dossieraggio, e questo “per una questione di democrazia”. Secondo La Russa a contribuire a creare un clima di sospetti e indagini “personali” è anche “un certo tipo di inchieste, di trasmissioni televisive” che “costruiscono tesi e teorie, storie che a volte si basano sul nulla, ma contro le quali non c’è diritto di difesa”. “Alcune trasmissioni di inchiesta mettono le persone che ne sono oggetto nell’impossibilità di avere giustizia. Si costruisce una verità, e tu puoi smentire, spiegare che le cose non stanno così, dire che è una montatura, ma non serve: la calunnia, come si dice, è un venticello. E non otterrai mai vera giustizia da accuse infamanti. Perché si privilegia un supposto diritto di cronaca su quello della difesa della propria persona». Di certo “il clima generale preoccupa, molto più del caso personale. E dovrebbe preoccupare tutti, non solo chi finisce sotto la lente di gente che non si capisce da chi sia manovrata». (AGI)