Franco: "L'Italia tornerà al livello pre-crisi nel primo trimestre del 2022"


AGI –  “Contiamo di completare i nostri cosiddetti milestones e target, gli obiettivi e le tappe. Ne abbiamo 51 per quest’anno, 28 credo siano stati già conseguiti, ce ne mancano quindi 23″. Lo ha dichiarato il ministro dell’Economia, Daniele Franco, al termine della riunione dell’Ecofin. “Ovviamente stiamo monitorando la situazione, tutto il governo è impegnato su questo. Sapete che il Mef, da un lato, e la presidenza del Consiglio dall’altro, sono in prima linea nel seguire giorno per giorno l’attuazione del Piano”, ha aggiunto. 

Il ministro ha poi sottolineato che si conta “di chiudere questi impegni per la fine dell’anno. La Spagna dal punto di vista delle procedure è un po’ più avanti di noi. Ma noi andremo con un gruppo di altri Paesi a fine anno”. 

L’Italia tornerà al livello pre-crisi nel I trimestre del 2022

Il ministro di è mostrato positivo sulla ripresa dell’Italia: “Alla fine di settembre – ha detto – eravamo ancora sotto al Pil precedente, credo di un 1,4. Mentre il resto dell’eurozona aveva già recuperato. Questo vuol dire che noi torneremo a livello pre-crisi nel primo trimestre dell’anno prossimo. In primavera ci aspettavamo di arrivare nel secondo-terzo trimestre, invece sarà quasi certamente il primo trimestre”. 

Per quanto riguarda l’inflazione, Franco ha ribadito che “a ottobre in Italia è stata 3,1%, quindi un punto inferiore a quella europea, con un’inflazione core (di base) dell’1,3%. Quindi l’Italia ha una dinamica dell’inflazione significativamente più bassa. Vedremo adesso quanto questo sia temporaneo, però è qualcuno che si trascina da un po’ di tempo e ci aiuta anche a recuperare competitività. E questo lo vedete in una dinamica delle esportazioni italiane che negli ultimi trimestri è stata molto favorevole”. 

“L’attesa, un po’ di tutti, è che il picco che vediamo adesso durerà nei prossimi mesi ma che dall’inizio dell’anno prossimo si tenda ad attenuarsi. Innanzitutto per motivi tecnici: il fatto che gli aumenti dell’Iva in Germania non avranno più impatto; per il venir meno, o l’attenuarsi delle strozzature (alle catene di approvvigionamento) e per il ridursi dei prezzi dell’energia. Quindi l’idea – ha osservato – è che l’inflazione abbia un picco, questo inverno, nei prossimi mesi, che poi si attenuerà l’anno prossimo. Questa è una visione condivisa della Commissione, dalla Bce, e credo anche sostanzialmente un po’ da tutti i Paesi. Questo non vuol dire che l’inflazione e il prezzo dell’energia converga sui livelli di un anno fa che erano livello molto bassi però vuol dire uscire dalla situazione attuale”. 

Source: agi