Francia: via a governo Bayrou;Lombard a Economia;Barrot Esteri


L’inclusione di due ex primi ministri del peso di Valls e Borne, secondo gli osservatori, indica il desiderio di Macron di avere un governo che possa mantenere una certa stabilità dopo l’esperienza negativa del governo Barnier.
L’inatteso ritorno di Valls, premier dal 2014 al 2016, come capo del ministero dei territori d’oltremare indica l’importanza della carica dopo che le autorità sono state fortemente criticate per la loro risposta al ciclone sul territorio dell’Oceano Indiano di Mayotte, che ha ucciso almeno 35 persone. La priorità di Bayrou, capo del gruppo centrista MoDem, alleato del partito di Macron, è assicurarsi che il suo governo possa sopravvivere a un voto di sfiducia e che approvi un bilancio di riduzione dei costi per il 2025.
Da tempo si sapeva che Darmanin desiderava ardentemente la carica di ministro degli Esteri, ma dopo giorni di intense discussioni dovrà accontentarsi del ministero della giustizia. L’annuncio è arrivato mentre la Francia osservava un giorno di lutto per le vittime nell’arcipelago dell’Oceano Indiano di Mayotte, il territorio d’oltremare più povero della Francia, colpito dal ciclone. Bayrou difende la squadra, parla di “collettivo esperto”, ma in molti prevedono già che avrà difficoltà a sopravvivere. I Socialisti si sono già scagliati violentemente contro il nuovo esecutivo: “Non è un governo, è una provocazione”, ha detto il segretario del PS, Olivier Faure. “E’ l’estrema destra al potere sotto la sorveglianza dell’estrema destra”, ha aggiunto. Critiche anche dall’estrema destra, con il leader di RN, Jordan Bardella, che parla di “coalizione del fallimento”. (AGI)