Chiedere la destituzione del presidente della Repubblica, Emmanuel Macron, se dall’Eliseo non arriverà la nomina di Lucie Castet a primo ministro. Questa la proposta della France Insoumise di Jean Luc Melenchon a pochi giorni dall’incontro che lo stesso Macron avrà con le forze politiche francesi in vista della formazione del nuovo governo. Proposta bocciata senza appello dai socialisti, che assieme alla France Insoumise fa parte del Nuovo Fronte Popolare, la coalizione di sinistra che alle elezioni di luglio ha ottenuto la maggioranza relativa dell’Assemblea Nazionale. La proposta “riguarda soltanto il movimento” di Melenchon e non l’intero Nuovo Fronte Popolare, ha scritto il segretario socialista Olivier Faure prendendo le distanze da LFI.
L’ipotesi di chiedere la destituzione di Macron messa in campo dalla France Insoumise in una lettera inviata al settimanale la Tribune Dimanche, ha più l’effetto di dividere e mettere in difficoltà il fronte della sinistra che non di essere realizzata. Il ‘licenziamento’ del presidente della Repubblica richiede di essere approvato dai due terzi delle Camere, numeri che nella attuale composizione del Parlamento francese sono impraticabili. Nella nuova assemblea eletta il 7 luglio, il Nuovo Fronte Popolare conta 193 deputati, una cifra molto lontana dalla maggioranza assoluta fissata a 289 seggi. Al Senato inoltre, dove il centrodestra è maggioranza, non ci sarebbe alcuna possibilità che la procedura possa passare. (AGI)
MGM