Francia: da governo 10 misure per crisi agricoltura


“In agricoltura è come in amore: servono prove concrete”. Ha esordito così il premier francese, Gabriel Attal, l’annuncio delle dieci misure di semplificazione immediate varate dal governo in risposta alla crisi degli agricoltori. L’atteso annuncio è arrivato durante una visita del capo di governo in un’azienda agricola della Haute-Garonne, nel giorno in cui 400 km di autostrade e strade sono bloccate dai trattori dei contadini. “Siamo sempre capaci di parlarci. Ci sono rabbie sane. Non possiamo più aspettare. Vi abbiamo sentito, ora è giunto il momento di rispondervi”, ha proseguito Attal, prima di presentare nel dettaglio “uno sforzo inedito per la sua reattività e portata”. La risposta del governo intende rappresentare “un nuovo capitolo per l’agricoltura francese”, incentrato sulla difesa “dell’indipendenza agricola e la sovranità della Francia, potenza agricola”. Nel suo discorso, Attal ha sollecitato la “responsabilità di tutte le aziende nel sostenere gli agricoltori e la nostra agricoltura”, evidenziando il collegamento tra difesa degli agricoltori e difesa dell’ambiente. Sul lato pratico, significa “semplificare drasticamente le nostre procedure, e quando necessario anche le nostre norme”, ha assicurato il capo dell’esecutivo, dando il via al “mese della semplificazione” da attuare prima dell’apertura del Salone dell’agricoltura, un appuntamento simbolico – e politico – previsto per fine febbraio. Tra le misure più attese e rivendicate a gran voce dai sindacati degli agricoltori, Attal ha annunciato l’esenzione fiscale concessa agli agricoltori sul GNR (gasolio non stradale), utilizzato per le macchine agricole. La detrazione “sarà effettuata immediatamente” e sarà lo Stato a risarcire il distributore. Il governo provvede ad un aumento dei fondi di emergenza e all’accelerazione degli aiuti dovuti, a cominciare dal risarcimento del 90% delle spese veterinarie per gli allevatori colpiti dalla malattia emorragica epizootica (EMD) oltre al raddoppio del fondo di emergenza per la Bretagna, flagellata di recente da una tempesta. Sul versante delle retribuzioni, Attal ha confermato l’adozione di “sanzioni molto pesanti contro le aziende che non rispettano le leggi Egalim, che mirano a proteggere il reddito degli agricoltori nel contesto delle trattative con produttori e supermercati”. Le altre misure regolamentari e procedurali che impattano sulla gestione delle aziende agricole prevedono una semplificazione procedurale e una revisione delle scadenze riguardanti la presentazione di progetti da parte di agricoltori ed allevatori ed eventuali ricorsi. Da un lato gli iter di valutazione e approvazione dei progetti dovranno essere completati in “dieci mesi al massimo”, mentre nei ricorsi sarà eliminato un grado di giurisdizione. Per quanto riguarda le siepi e le delimitazioni delle proprietà, si passerà da “quattordici norme a un unico regolamento”. Infine Attal ha assicurato che la Francia si oppone alla firma dell’accordo commerciale tra l’Unione europea e il Mercosur. Un negoziato tra Bruxelles e i Paesi latino-americani che va avanti da anni, ma è fermo su questioni ambientali. A denunciarlo sono soprattutto gli agricoltori francesi, per il rischio di concorrenza sleale dei prodotti sudamericani. (AGI)
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