Francia: caos per proteste agricoltori, ombra dei ‘gilet gialli’


Tensione alle stelle in Francia e pressione sul nuovo governo per la crescente protesta degli agricoltori che bloccano le strade ai quattro angoli del territorio, protagonisti di azioni mediatiche con l’hashtag ‘Agriculteurs en colère’. Nell’impasse le trattative con l’esecutivo del premier Gabriel Attal, mentre a Bruxelles è in corso una riunione dei ministri europei dell’Agricoltura, alle prese con manifestazioni in diversi Paesi, tra cui la Germania. Sulla crisi agricola in atto, è intervenuto il presidente Emmanuel Macron, che su X si è rivolto direttamente agli agricoltori francesi. “Ho chiesto al governo di mobilitarsi pienamente per fornire soluzioni concrete alle difficoltà che incontrate”, ha scritto il titolare dell’Eliseo.
A esasperare ulteriormente il clima di tensione, l’uccisione alle prime ore del giorno di Alexandra, contadina di una trentina d’anni travolta da una macchina lanciata a tutta velocità contro un posto di blocco di protesta dei contadini nella regione dell’Ariège. Nell’incidente è rimasta gravemente ferita la figlia della vittima, una 14enne, e il marito, entrambi ricoverati. Secondo una fonte della polizia, i tre occupanti dell’auto sono stati arrestati e presi in custodia. “Il dramma di Pamiers ci sconvolge tutti. Penso commosso alle vittime e ai loro cari in lutto”, ha aggiunto Macron su X. “Oggi tutti i nostri agricoltori sono in lutto. La nostra nazione è sopraffatta e unita”, ha scritto il premier Attal. “A nome del governo, voglio esprimere il mio dolore ed esprimere il mio pieno sostegno alla famiglia e ai cari delle vittime”, ha aggiunto il capo del governo. Ciononostante le azioni di protesta degli agricoltori andranno avanti “fin quando non ci saranno decisioni concrete” da parte dell’esecutivo, ha annunciato il presidente della Federazione nazionale dei sindacati degli imprenditori agricoli (Fnsea), Arnaud Rousseau, al termine di un confronto di due ore col governo, che ieri sera ha ricevuto i rappresentanti dei sindacati maggioritari. Al momento i negoziati sono fermi su dichiarazioni d’intenti, anche se il ministro dell’Agricoltura, Marc Fesneau, ha assicurato che Attal “vuole procedere velocemente” e farà diversi annunci “nel corso della settimana”, poiché “servono azioni concrete” per uscire dall’impasse. Semplificazioni amministrative, nessun nuovo divieto sui pesticidi, sospensione dell’aumento del prezzo del diesel per i trattori, risarcimenti più rapidi dopo le calamità naturali, piena applicazione della legge che dovrebbe obbligare produttori e supermercati a pagare meglio gli agricoltori sono le rivendicazioni avanzate dagli agricoltori francesi. Personalità politiche di diverse correnti stanno andando incontro agli agricoltori in protesta, ai posti di blocco allestiti sulle principali autostrade e ai caselli autostradali, aperti. Sotto una pioggia fitta, gli agricoltori dell’Oise si sono alternati a parlare su invito di Luc Smessaert, vicepresidente della Fnsea nella regione. Esprimono preoccupazione per la concorrenza proveniente da altre parti d’Europa e, in particolare, sono riluttanti a integrare l’Ucraina nell’Unione Europea. “Abbiamo bisogno dell’Europa, ma non possiamo pagare il conto della guerra in Ucraina”, ha riassunto Smessaert tra gli applausi del pubblico e il suono di un corno da caccia, lungo l’autostrada A16. Le autorità stanno organizzando l’apertura di una corsia per consentire l’evacuazione delle persone in caso di emergenza: l’incidente di questa mattina invita alla prudenza. La mobilitazione degli agricoltori può durare “un giorno”, “una settimana” o “il tempo necessario affinché vengano fornite le risposte”, ha avvertito il presidente della Fnsea ai microfoni di Rmc. Ci saranno “blocchi che si verificheranno durante tutta la settimana, in modo continuo o sporadico a seconda del luogo”, ha prospettato il leader del primo sindacato agricolo francese, precisando che tutti i dipartimenti saranno interessati. “Apprendiamo ogni minuto che si stanno aprendo nuovi posti di blocco. Le cose saranno fatte in modo sequenziale per continuare a dimostrare che non si tratta solo di un attacco di febbre ma di una questione fondamentale”, ha concluso Rousseau. Sul neo governo Attal si allunga l’ombra del malcontento degli agricoltori francesi, una categoria influente, che rischia di bloccare il Paese e di rallentare gli altri dossier sul tavolo dell’esecutivo, riesumando il ricordo della crisi dei gilet gialli. (AGI)
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