Francia: bancarelle libri vincono, non verranno smantellate


I ‘bouquinistes’ del lungo Senna hanno vinto. Durante lo svolgimento dei Giochi Olimpici a Parigi rimarranno al loro posto, in qualità di “patrimonio vivente” della capitale francese. Dopo oltre un mese di tensioni con la Prefettura che, “per ragioni di sicurezza” aveva imposto la smobilitazione delle tradizionali bancarelle di libri che costeggiano il fiume, il presidente francese, Emmanuel Macron, ha annunciato di aver rinunciato alla battaglia, come ha riferito oggi l’Eliseo. Diverse centinaia di scatoloni di libri installati lungo le banchine avrebbero dovuto essere temporaneamente spostati pochi giorni prima della cerimonia di apertura dei Giochi Olimpici, il 26 luglio sulla Senna.
Da allora lottano per mantenere queste scatole al loro posto, sigillate durante i preparativi. Trascurati dai parigini e indeboliti dal Covid-19, credono che molti di loro non sopravvivranno se dovranno aspettare fino a quando, nel bel mezzo della stagione turistica, le loro casse di legno verdi verranno rimosse, restaurate e reinstallate. Durante i Giochi sono attesi nella capitale circa 16 milioni di turisti.
La tradizione di vendere libri di seconda mano lungo la Senna affonda le proprie radici nel XVI secolo, quando dei librai itineranti si spostavano di città in città e allestivano bancarelle lungo le rive del fiume. Nel 1649, un primo decreto proibì la vendita di libri vicino al Pont-Neuf e nel 1721 un’altra ordinanza introdusse la possibilità di imprigionare chi fosse coinvolto in tale commercio. La legge è stata abrogata e dal 1859 in poi i bouquinistes hanno ottenuto il diritto di vendere i loro libri e le loro merci in luoghi designati e stabili lungo il fiume. (AGI)