In visita a Strasburgo per celebrare l’80esimo anniversario della sua liberazione dai nazisti, il presidente Emmanuel Macron ha reso omaggio alla resistenza della regione dell’Alsazia. In piazza Broglie, il capo dello stato ha preso parte a una cerimonia militare. Ha passato in rassegna le truppe e si è inchinato davanti al monumento dedicato al generale Leclerc e ha omaggiato gli uomini della Seconda Divisione Corazzata, che hanno liberato Strasburgo il 23 novembre 1944.
A una sessantina di chilometri da Strasburgo, visiterà l’ex campo di concentramento nazista di Natzweiler-Struthof, l’unico costruito in territorio francese, quando l’Alsazia fu di fatto annessa al Terzo Reich. È anche previsto un intervento di Macron al Palazzo dell’Università di Strasburgo. “Sarà l’occasione per discutere della resistenza degli alsaziani, della liberazione del territorio e del tema sempre delicato dell’incorporazione forzata dell’Alsazia-Mosella” alla Wehrmacht, ha indicato l’Eliseo in un comunicato.
Più di 130.000 alsaziani e mosellani, considerati tedeschi dopo l’annessione di questi territori, dovettero integrare l’esercito tedesco, una tragedia che rimane dolorosa nella regione, 80 anni dopo la fine della guerra.
Allo Struthof, Macron riaccenderà la fiamma ai piedi del Memoriale agli eroi e ai martiri della deportazione, dopo una “visita sobria e solenne” al campo nazista. Dei 50.000 prigionieri internati allo Struthof o nei campi annessi, 17.000 morirono o scomparvero. Il Capo dello Stato visiterà anche il Museo Memoriale dell’Alsazia-Mosella a Schirmeck, che ripercorre la storia degli abitanti della regione, divisi tra Francia e Germania per decenni tra il 1870 e il 1945, e renderà omaggio ai 36.000 alsaziani e mosellani morti durante la guerra.
Macron potrebbe anche annunciare l’ingresso nel Pantheon dell’accademico e combattente della resistenza Marc Bloch, arrestato dalla Gestapo e fucilato tre mesi dopo, nel 1944. Al termine del discorso consegnerà la Legion d’Onore anche al figlio, Daniel Bloch. Professore di storia del Medioevo all’Università di Strasburgo dal 1919 al 1936, Marc Bloch rinnovò profondamente il campo della ricerca storica estendendolo alla sociologia, alla geografia, alla psicologia e all’economia. Nel 1929, fondò con Lucien Febvre la rivista “Annales d’histoire économique et sociale”, che ebbe una risonanza accademica in tutto il mondo. Capitano e Croce di Guerra nel 1914-1918, mobilitato nuovamente nel 1939, Marc Bloch si unì alla resistenza a cavallo tra il 1942 e il 1943. L’autore di “La strana sconfitta”, scritto nel 1940 e pubblicato nel dopoguerra, fu arrestato a Lione l’8 marzo 1944, incarcerato e torturato nel carcere di Montluc, poi fucilato il 16 giugno con 29 suoi compagni.(AGI)