Gare ‘preparatorie’ in 100 paesi, 11 categorie, pizzaiuoli da Giappone, Corea, Taiwan, Thailandia, Cina, Svizzera, Germania, Austria, Bulgaria, Macedonia, Polonia, Montenegro, Ungheria, Danimarca, Francia, Serbia, Croazia, Romania, Slovenia, Australia, Inghilterra, Brasile, Messico, Stati Unti, Argentina e Cile. Napoli si appresta a ospitare come ogni anno il Campionato mondiale del Pizzaiuolo – Caputo Cup, in programma il 17, 18 e 19 giugno.
Una edizione che coincide, come spiega l’ad Antimo Caputo, “con i festeggiamenti del centenario del Mulino Caputo”, che dalla sede storica nel quartiere partenopeo di San Giovanni a Teduccio, è ora a Campobasso, “dove a breve nascerà il mulino più green e moderno d’Europa, costruito con criteri innovativi di sostenibilità”, e a Bergamo “dove produciamo il senza glutine”.
La XXI edizione della Caputo Cup, organizzata, come di consueto, dall’Associazione Pizzaiuoli Napoletani, si preannuncia una sfida animata da professionisti che hanno voglia di confrontarsi, divertirsi ma anche di competere per il titolo di Campione del Mondo. Nove i forni che rimarranno accessi, ininterrottamente, per i tre giorni della competizione, accanto al ‘focone’ per la categoria Pizza fritta. (AGI)
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